Papa Francesco:
muro cubano, ponti e “frantumi”
 

di Armando F. Valladares.

27 febbraio 2017


Articolo inviatoci dall'Autore, pubblicato su Destaque Internacional - CubDest

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Pubblichiamo un articolo dello scrittore cattolico Armando Valladares, un esule cubano in Florida che da anni si batte per salvare l'identità cattolica del proprio paese.

Armando Valladares, scrittore, pittore e poeta.
Ha trasorso 22 anni nelle carceri politiche di Cuba.
È autore del noto libro Contra toda esperanza (Contro ogni speranza – Edizione italiana Spirali), dove narra l’orrore delle prigioni castriste.
È stato ambasciatore degli Stati Uniti nella Commissione dei Diritti Umani dell’ONU, sotto le amministrazioni Reagan e Bush.
Gli è stata conferita la Medaglia presidenziale al Cittadino ed è stato insignito del Superior Arward del Dipartimento di Stato.
Nel 2016 è stato decorato con la Medaglia di Canterbury, un premio per la lotta per la libertà religiosa nel mondo intero, sotto gli auspici del Fondo Becket per la Libertà Religiosa.
Ha scritto numerosi articoli sulla riprovevole collaborazione ecclesiastica col comunismo cubano e sulla “ostpolitik” vaticana con Cuba, diversi dei quali si possono leggere sul sito web: http://www.cubdest.org








E’ significativa la recente proibizione del regime cubano di ingresso a Cuba del Segretario Generale della OEA, Luis Almagro, dell’ex Presidente del Messico, Felipe Calderón e del ministro cileno Mariana Aylwin. Queste personalità andavano per partecipare ad un omaggio al dissidente Oswaldo Payá, morto nel 2012 in un sospetto incidente stradale le cui caratteristiche indussero la sua famiglia e gli osservatori internazionali a considerarlo come un assassinio.

L’ex Presidente Calderón, dopo aver definito “dispotica” e “indegna” la proibizione castrista, ha affermato che secondo lui tale misura “ha fatto a pezzi” l’aspettativa sua e delle altre personalità internazionali che nella Cuba comunista “le cose sarebbero cambiate” se si fosse temporeggiato col regime cubano.

20 ex dirigenti ispanoamericani, la cancelleria e diverse personalità hanno condannato la proibizione di entrare a Cuba per Almagro, Calderón y Aylwin. Al contrario, la diplomazia vaticana ha mantenuto, a quanto ne sappiamo, un ermetico e significativo silenzio.

In occasione del suo viaggio a Cuba, nel settembre del 2015, Papa Francesco ebbe a dire che i “muri” dovevano cadere e che, al contrario, dovevano erigersi dei “ponti”. Come poi s’è visto, fu proprio Francesco che si incaricò di orientare la diplomazia vaticana per tendere un “ponte” tra il regime cubano e il governo Obama, al punto che l’allora Presidente statunitense si recò a Cuba nel marzo del 2016, pochi mesi dopo la visita del Papa.

Nell’insieme, il viaggio papale e il viaggio di Obama, che molti interpretarono come un aiuto per ottenere la libertà del popolo cubano, si sono rivelati, oggettivamente e indipendentemente dalle intenzioni di questi importanti protagonisti, un gigantesco sostegno pubblicitario al regime dell’isola-carcere.
Imitando Francesco e Obama, altre cancellerie e organismi internazionali hanno stabilito ponti verso Cuba.
Due anni dopo, la repressione non ha fatto che aumentare. I risultati saltano agli occhi: sono i “punti” e non i “muri” castristi che cadono a pezzi.

Il 3 ottobre del 2015, pochi giorni dopo il viaggio papale a Cuba, nell’articolo “Francesco abbraccia i Lupi e puntella il muro comunista”, ho avuto modo di mettere sull’avviso con profondo dolore, in quanto cattolico, cubano ed ex prigioniero politico per decenni, che in realtà i “ponti” in costruzione sull’auspicio di Francesco stavano servendo, non per la libertà del popolo cubano, ma per aiutare politicamente, finanziariamente e diplomaticamente il regime comunista de L’Avana. Mi vidi obbligato a constatare che, deplorevolmente, Francesco si stava rivelando il principale artefice della costruzione del nefasto “ponte” obamista e del rafforzamento del “muro” della vergogna che continua a togliere il respiro agli abitanti dell’isola-carcere.

Referenze:

Francisco abraza a los Lobos y apuntala el “muro” comunista (Armando F. Valladares)
http://www.cubdest.org/1506/c1510pastorlobosav.htm

Papa Francisco: “división”, caos y autodemolición (Destaque Internacional)
http://www.cubdest.org/1606/c1612francaos.htm

Cuba: Francisco, un papa que lavó sus manos
http://www.cubdest.org/1506/c1509franmanos.htm


Dello stesso Autore e sullo stesso argomento si possono leggere:

Inferno cubano e silenzio vaticano – febbraio 2012
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV247_Inferno_cubano_e_silenzio_vaticano.html

Il viaggio di Benedetto XVI a Cuba: speranze e preoccupazioni – febbraio 2012
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV249_Il_viaggio_di_BXVI_a_Cuba_speranze_e_preoccupazioni.html

“ASSE” OBAMA - FRANCESCO: Cuba, Prestigitazione e confusione – gennaio 2015
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1102_Valladares_Asse_Obama_Francesco.html







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