Cronologia del Cammino Sinodale Tedesco


Articolo della Fraternità San Pio X

Parte terza

Parte prima e seconda


Pubblicato in tre parti sul sito informazioni della Fraternità

Prima parte - Seconda parte

Terza parte








Il processo sinodale in Germania è in fase di applicazione delle decisioni votate dalle Assemblee Sinodali, l’ultima delle quali si è svolta nel marzo 2023.

Guardando indietro a partire dal lancio del Cammino Sinodale nel 2019, possiamo descrivere questo movimento, che ha fatto precipitare la Chiesa tedesca in un vortice che molti osservatori non esitano a definire scismatico.

Proseguiamo l’esame dei testi di attuazione, iniziato nella parte seconda di questo articolo


6) partecipazione dei fedeli alla nomina del vescovo diocesano (Forum I. 03/02/2022)

Il documento ritiene che «è urgente e assolutamente necessario far partecipare il popolo di Dio, che appartiene alla Chiesa locale diocesana, più intensamente di prima alla nomina dei vescovi» (n° 1).

La proposta concreta si applica in Germania, dove, in certi länder, i Capitoli delle Cattedrali hanno il diritto di voto per eleggere il loro vescovo.
Il testo chiede che il «Consiglio diocesano della diocesi [che deve essere attuato - NDLR] elegga un organismo con un numero di membri pari a quello del Capitolo della Cattedrale (...). (...) I membri dell’organismo sono scelti, per quanto possibile, nel rispetto della parità di genere e generazionale. (...) Insieme al Capitolo della Cattedrale, questo organismo determina l’elenco dei candidati ritenuti idonei, che il Capitolo trasmette alla Sede Apostolica» (n. 4).


7) Nuova valutazione magisteriale dell’omosessualità (Forum IV. 09/09/2022)

La base della richiesta: «il testo fondamentale (vedi sopra) riprende i risultati della teologia e delle scienze umane sull’abuso sessuale nella Chiesa cattolica romana e i risultati dello studio del MHG, che richiedono di modificare le posizioni difese a livello magisteriale nei confronti degli omosessuali, posizioni che sono esposte nel Catechismo della Chiesa Cattolica» (n. 1).

Da cui derivano le seguenti proposte:

1 «Nel Catechismo e nel Compendio, gli atti omosessuali devono essere soppressi dalla lista del “peccati principali contro la castità”;

2  (…) La Chiesa dovrà riconoscere che in numerosi ambiti essa infligge delle sofferenze a degli esseri umani a causa della sua dottrina e della sua pratica relative all’omosessualità;

3 (…) Bisogna cercare di non convincere le persone che il loro orientamento omosessuale e lo sviluppo di questo orientamento nel corso della loro vita siano intrinsecamente colpevoli;

4 Da questa nuova valutazione dell’omosessualità deriva che a nessuno deve essere rifiutato di assumere delle funzioni ecclesiali e ricevere i sacramenti, in particolare il sacramento dell’Ordine; e che nessuno al servizio della Chiesa debba patire degli svantaggi professionali a causa del suo orientamento omosessuale» (n° 7).


8) Regolamento di base del servizio ecclesiastico (Forum I. 09/09/2022)

In Germania esiste un Regolamento di base del servizio nella Chiesa nel quadro delle relazioni del lavoro ecclesiastico, che regola l’impiego, il trattamento e il licenziamento del personale impiegato dalle istituzioni ecclesiastiche.

Questo Regolamento dispone che una vita sregolata è motivo di licenziamento. In nome della dignità umana e della evoluzione dell’opinione pubblica, il Regolamento non deve più permettere che «le decisioni a favore di una forma giuridica di collaborazione siano considerate come violazioni del dovere di fedeltà e quindi impediscono l’assunzione al servizio della Chiesa o comportano la cessazione di un rapporto di lavoro esistente».

Inoltre, «è opportuno introdurre nel Regolamento fondamentale una clausola di non discriminazione che interdica ai datori di lavoro ecclesiastici di non assumere una persona in ragione della sua identità sessuale, o di scegliere una forma legale ci collaborazione, o di licenziare un collaboratore ecclesiastico per questi motivi»
Infine, devono essere modificate nello stesso senso le ordinanze relative alla Missio canonica. Lo stesso deve valere per le procedure di concessione del Nihil obstat.

In altre parole, il documento si oppone ad ogni sanzione o discriminazione nell’impiego dei divorziati risposati o delle coppie omosessuali.


9) Rafforzare in modo durevole la sinodalità : Un Consiglio Sinodale per la Chiesa cattolica in Germania ((Forum I. 10/09/2022)

Questo documento prevede la creazione di un «Consiglio Sinodale». Esso è descritto come un «organo consiliare e decisionale» che «delibera sulle evoluzioni essenziali della Chiesa e della società, e assume delle decisioni di principio, di importanza sovradiocesana, sulle pianificazioni pastorali, sulle questioni future e sugli affari di bilancio della Chiesa, che non vengono assunte a livello diocesano».

Questa decisione è stata attaccata dalla Curia romana nel novembre 2022, durante la visita ad limina dei vescovi tedeschi; seguita da un testo nel gennaio 2023, di un intervento del Papa stesso, e poi del Nunzio davanti all’intero episcopato tedesco, lo scorso settembre.
Cosa succederà?


10) Il celibato dei preti – rafforzamento e apertura (Forum II. 09/03/2023)

Dopo delle belle parole sul celibato, arrivano le richieste: «L’Assemblea Sinodale chiede dunque al Santo Padre di riesaminare, nel quadro del processo sinodale mondiale (2021-2024) il legame tra la ricezione dell’ordinazione e l’impegno del celibato» (n° 8).

Poi, in attesa di una eventuale attuazione della richiesta precedente, l’Assemblea Sinodale chiede al Santo Padre di concedere con maggiore facilità delle dispense come quelle che sono accordate ai pastori protestanti sposati che si convertono alla Chiesa cattolica; e di delegare la concessione della dispensa al vescovo locale (n° 27).

In attesa dell’eventuale attuazione della prima richiesta, l’Assemblea chiede anche l’ordinazione di viri probati. E che questa ordinazione possa almeno effettuarsi in una parte del mondo, come prova (nn° 28 e 30).

Infine, «Una volta accordata l’esenzione generale dall’impegno del celibato», l’Assemblea chiede di «esaminare la possibilità di concedere ai preti già ordinati di farsi dispensare dall’impegno al celibato senza dover rinunciare all’esercizio del loro ministero (n° 32).


11) Proclamazione del Vangelo da parte dei battezzati e cresimati demandati per la parola e i sacramenti (Forum I. 10/03/2023)

Questo testo chiede che dei laici, uomini e donne, possano effettuare l’omelia durante la Messa. E vi si aggiunge una autorizzazione di principio riguardante «l’introduzione dell’amministrazione straordinaria del Battesimo secondo il Canone 230 § 3 del Codice di Diritto Canonico (CDC) del 1983; «l’assistenza al matrimonio dei laici secondo il Canone 1112 del  CDC 1983; «una Commissione di donne laiche per aiutare nella gestione delle parrocchie, conformemente alle esigenze legali del Canone 517 § 2 del CDC 1983» (Cfr nn° 5 e 8).


12) Cerimonie di benedizione per le coppie che si amano (Forum IV. 10/03/2023)

Il testo afferma che la Chiesa «offre riconoscimento e accompagnamento alle coppie che sono uniti nell’amore, si incontrano nel pieno rispetto e dignità e sono pronte a vivere la loro sessualità a lungo termine nel rispetto di esse stesse, degli altri e con una responsabilità sociale».

E’ dunque raccomandato alla DBK e al ZDK di «sviluppare e di introdurre in tempi utili delle celebrazioni liturgiche appropriate». Un opuscolo dovrebbe includere «delle proposte di formulari per le celebrazioni di benedizioni di coppie in diverse situazioni (coppie di risposati, coppie dello stesso sesso, coppie sposate col rito civile)».

Se per un verso non vi è «l’obbligo di imporre a tutti la realizzazione di tali celebrazioni», per l’altro, nessun vescovo può comminare delle sanzioni disciplinari  ad un prete che le effettuerà. In effetti, tali benedizioni sono già state effettuate in tutte le diocesi tedesche senza alcuna conseguenza per i preti.
Le cerimonie di benedizione saranno introdotte ufficialmente nel marzo 2026.

Interpellato su questo argomento, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato del Vaticano, aveva ricordato che la Santa Sede si è opposta in «maniera molto chiara» ad ogni benedizione di coppie omosessuali, aggiungendo che «una Chiesa locale, particolare, non può prendere una tale decisione, che attiene alla disciplina della Chiesa universale».
Ma Fiducia supplicans ha zittito il cardinale Segretario di Stato.


13) Prevenzione della violenza sessualizzata, intervento e trattamento degli autori delle violenze, accusati nella Chiesa cattolica (Forum I. 10/03/2023)

Questo documento ha messo in atto un certo numero di procedure destinate a prevenire gli abusi al livello della formazione nelle diocesi e nei seminari, sulle strutture di intervento in caso di segnalazione di un caso, e, infine, per trattare i casi sia delle vittime che dei colpevoli.


14) Gestire la diversità sessuale (Forum IV. 10/03/2023)

Questo «testo attuativo» pone un certo numero di richieste, ecco le più caratteristiche:

1. Per gli intersessuati, «omissione della menzione del sesso nei registri dei Battesimi, o anche l’indicazione “diverso”. Una modifica del sesso deve farsi senza complicazioni».

2. «I fedeli transgenere avranno anche la possibilità di far modificare il loro stato civile (menzione del sesso e del nome) nel registro dei Battesimi. Devono essere stabilite delle norme nel diritto amministrativo ecclesiastico».

3. «Se i credenti transgenere o intersessuati si vedono rifiutare il sacramento del matrimonio, essi possono accedere alle cerimonie di benedizione delle loro coppie».

6. «Le persone che hanno una identità intersessuale e transessuale, a causa della loro identità di genere non devono essere escluse dal servizio pastorale, dall’impiego a tempo pieno o dalle attività benevoli. L’identità sessuale non costituisce un motivo di rifiuto all’impiego o di licenziamento, secondo il Regolamento del servizio ecclesiastico nel quadro delle relazioni di lavoro in seno alla Chiesa».

7. «Le comunità ecclesiali esaminano se e a quali condizioni, se applicabile, le persone intersessuali o transessuali possono avere pari accesso o rimanere in un Istituto di Vita Consacrata o in una Società di Vita Apostolica».

Inoltre, occorre uno studio sulla costituzione «di una antropologia del genere normativa e positiva», sul rifiuto «inequivocabile delle terapie di conversione sulle persone transgenere»; infine su «l’accesso ai ministeri ordinati e alle professioni pastorali della Chiesa» il quale non deve esser escluso in blocco, anche per le persone intersessuali e transessuali battezzate e cresimate, ma deve essere esaminato caso per caso».

Quindi, il Cammino Sinodale adotta completamente la teoria del genere e ne trae tutte le conseguenze. Così: degli uomini che pretendono di essere donne potranno «se è il caso» avere accesso alle comunità religiose femminili, e vice versa. Mentre una donna che pretende di essere uomo potrà ricevere l’ordinazione sacerdotale [Sì, avete letto bene…]


15) Le donne nei ministeri sacramentali - Prospettive nel dialogo in seno alla Chiesa universale (Forum III. 11/03/2023)

«I vescovi tedeschi si impegnano perché le Conferenze Episcopali regionali abbiano la loro parola da dire nella designazione dei membri delle Commissioni pontificie o curiali incaricate di deliberare sulle questioni relative al diaconato, al fine di promuovere la prospettiva positiva del diaconato femminile» (n° 7).

«In questo contesto, i vescovi tedeschi continuano ad impegnarsi al livello della Chiesa universale e nel Sinodo mondiale per l’ammissione delle donne al diaconato sacramentale in tutte le Chiese particolari che lo auspicano in ragione della loro situazione pastorale» (n° 8).








 
gennaio 2024
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