Preoccupazione per i risultati

del Sinodo sulla Sinodalità

prima parte


Articolo della Fraternità San Pio X







Tavoli di lavoro al Sinodo sulla sinodalità 2024

Prima dello svolgimento dell’Assemblea sinodale era diffusa una preoccupazione circa i risultati del Sinodo e le riforme proposte, e che il Papa aveva forse imposte.
A parte le denunce degli errori del processo sinodale avanzate dalla Fraternità San Pio X, sacerdoti e intellettuali in tutto il mondo hanno manifestato una disapprovazione motivata.


Un Sinodo che gira in tondo

The Catholic Thing del 13 luglio ha pubblicato l’opinione di Padre Gerald E. Murray, canonista:
«In un documento sulla missione della Chiesa, le parole peccato, Inferno, Redenzione e pentimento non appaiono.
«L’Instrumentum laboris (IL), che è servito di base di lavoro nelle sedute sinodali, mira a trasferire il potere della gerarchia ai laici, in nome dell’uguaglianza battesimale.

«Questa concezione completamente erronea del supposto ruolo dei battezzati nel governo della Chiesa comporta nella prossima Assemblea sinodale un esercizio di riflessione non sul modo di promuovere la missione della Chiesa, di portare Cristo al mondo, ma sul modo di strappare il potere sacro ai Pastori della Chiesa.

«Si tratta di una rivoluzione che si fa passare per un tentativo di giungere ad una maggiore fedeltà a Vangelo. Non è questo il caso».

Lo stesso Catholic Thing del 13 luglio ha pubblicato il giudizio dell’universitario Stephen P. White: «Dopo tre anni continuiamo a non avere una risposta semplice alla domanda: «Che cos’è la sinodalità? E il meno che si possa dire è che si tratta di un grosso problema! Ci si dice che la sinodalità è una “dimensione costitutiva della Chiesa”.

«Ci si dice che il significato della sinodalità si scopre con la pratica: bisogna praticare la sinodalità per sapere cos’è. Una parte dello scopo del Sinodo sulla sinodalità è quello di scoprire meglio cosa significhi la sinodalità. (Ci si perdoni questa allusione politica desueta, ma questo mi ricorda “Dobbiamo adottare il progetto di legge per sapere quello che esso contiene”).

«Se tutto questo sembra circolare e autoreferenziale, anche a questo il Sinodo ha una risposta/non risposta: la circolarità è uno dei vantaggi della sinodalità: “La circolarità del processo sinodale”, e l’IL cvi dice: “riconosce e rafforza il radicamento della Chiesa nei diversi contesti, al servizio dei legami che li uniscono”. Il che non è davvero rassicurante. Né chiaro […].

«Ecco dunque alcune delle domande a cui amerei avere una risposta:

- Cosa cambia, modifica, chiarisce, corregge o aggiunge la sinodalità alla formulazione di Nicea, secondo la quale la Chiesa è “una, santa, cattolica e apostolica”?
- Dobbiamo pensare che la sinodalità – questo “stile” essenziale di cui ci si dice è una espressione della natura della Chiesa – finora sia stata assente dalla Chiesa? E se sì, in cosa essa è essenziale per la Chiesa?
- Se, al contrario, la sinodalità è sempre stata presente nella Chiesa – e se essa fa parte della natura della Chiesa – allora deve essere così, ma perché è così difficile definirla o anche solo descriverla in termini coerenti?
- E se la sinodalità è presente oggi nella Chiesa, se essa è sempre stata presente nella Chiesa, se essa è essenziale per la missione della Chiesa, come mai allora così pochi membri del Popolo di Dio hanno la minima idea di ciò che questa parola dovrebbe significare?»

E Stephen P. White conclude che in realtà «la sinodalità esiste principalmente nel campo dell’astrazione, e dell’astrazione autoreferenziale».


Lo scopo del Sinodo è il Sinodo stesso

Nel Catholic World Report del 24 agosto, Russell Shaw, che è stato Segretario alle Relazioni Pubbliche della Conferenza dei vescovi americani, si muove nello stesso senso: «mentre si avvicina la seconda e ultima sessione del Sinodo sulla sinodalità mi viene in mente che Papa Francesco sembra avere in mente per il Sinodo, anche se in una forma diversa, qualcosa come questa:

«“Il processo è il prodotto” [parafrasi del principio del sociologo canadese Marshall Mc Luhan (1911-1980): “i media sono il messaggio”. NDLR]». E precisa: «Sebbene esista già un corpus sempre crescente di relazioni, di compendii e di sintesi sinodali, la sessione di chiusura, dal 2 al 27 ottobre, ne aggiungerà molti altri.

«Tra alcuni mesi, il Papa presenterà il proprio resoconto, dicendoci ciò che pensa che il Sinodo sulla sinodalità abbia realizzato. Io mi aspetto che si tratterà di una versione dell’idea di Mc Luhan che ho già suggerito: «il risultato del Sinodo è la stessa sinodalità».

Russel Shaw vede nella conclusione dell’Instrumentum laboris una illustrazione della sua tesi. Egli cita i numeri 109 e 110, due campioni del sapere sinodale: «Tutto in questo mondo è legato e segnato da un desiderio incessante dell’altro. Tutto è chiamato ad una relazione… che si realizzerà alla fine nella convivialità sociale delle differenze, pienamente realizzata nel banchetto escatologico preparato di Dio sul Suo santo monte…

«Quando i membri della Chiesa si lasciano condurre dallo Spirito del Signore verso degli orizzonti che non avevano ancora intravisto, proveranno una gioia incommensurabile.
Nella sua bellezza, la sua umiltà e la sua semplicità è la conversione permanente del modo di essere della Chiesa che il processo sinodale ci invita ad intraprendere».

E Shaw commenta: «Mio Dio! Chi ha scritto questo è senza alcun dubbio un’anima buona che augura il bene della Chiesa. Ma questo mi lascia con una paura simile a quella di Mc Luhan: e se il processo che ha prodotto queste frasi si rivelasse essere il prodotto stesso?»










 
ottobre 2024
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