Cinquantenario della morte del compianto
M° Lino Liviabella





Quest’anno, il 21 ottobre, ricorre il cinquantenario della morte del compianto M° Lino Liviabella, insigne musicista e compositore che ottenne non pochi riconoscimenti nazionali e internazionali.
La sua sensibilità di cattolico praticante lo portò a comporre anche diversi pezzi a soggetto religioso, come le cantate: Sorella Chiara; Caterina da Siena; O Crux, ave!; Le sette parole di Gesù sulla Croce.

Su questo nostro sito si possono leggere: la nota da noi pubblicata in occasione del centenario della nascita (2002) e un articolo del Maestro sul canto gregoriano, pubblicato nel 1957 e in cui egli si richiama all’Enciclica di S. S. Pio XII, Musicæ Sacræ Disciplina.

Il Dizionario Biografico degli Italiani (Volume 65 - 2005) della Treccani, riporta, tra l’altro, questa nota:
«La critica ha generalmente considerato il Liviabella un conservatore, perché non aderì ai più radicali linguaggi delle avanguardie musicali e fu avverso alla dodecafonia; non rifiutò né le forme consegnate dalla tradizione né la tonalità, sebbene temperata dai correttivi impiegati anche da altri compositori dell’epoca (tensione diatonia/cromatismo, modalità, politonalità, ecc.). Particolarmente stigmatizzante fu il giudizio categorico di M. Mila: “Dei numerosi allievi di Respighi si sono formate due correnti, una progressista, che è andata a cercare presso altri maestri - Casella e Malipiero - più fecondi stimoli di modernità, l’altra, reazionaria, che ristagna nel colorito pittoresco d’un regionalismo strapaesano”; insieme con E. Porrino, G.L. Tocchi e A. Pizzini, il Liviabella fu ascritto “alla seconda, ed autentica, corrente respighiana” (M. Mila, Breve storia della musica, Torino 1977, p. 437). Un simile giudizio, espressione di un contesto ideologico-critico precisamente connotato, deve oggi lasciare il posto a una più equanime valutazione storica ed estetica: non si può infatti non riconoscere nel Liviabella un impegno tutto personale nella ricerca del nuovo, al di là delle etichette e tendenze codificate. Perciò la varietà di tecniche e linguaggi finalizzata alla creazione di una “novità” mai gratuita o compiaciuta di sé, non va confusa con un superficiale eclettismo

Su internet è consultabile un apposito sito curato dal figlio, il Prof. Lucio Liviabella, nel quale si trovano, oltre alle tante informazioni sulla vita e sulle opere del Maestro, diverse registrazioni dei suoi lavori, tra le quali la cantata Le sette parole di Gesù sulla Croce (tra i Concerti).
I nostri lettori cultori della buona musica troveranno certo utile la consultazione di questo sito.





febbraio 2014

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