Eleison comments CCCXVII

REAL CANONISATIONS ?

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  10 agosto 2013

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo al problema della giusta percezione delle nuove canonizzazioni della neo-Chiesa conciliare e della relativa sua autorità.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://www.dinoscopus.org/italiano/italianiprincipale.html




Come possono essere canonizzati i neo-Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II? Perché la neo-Chiesa vuole canonizzare i suoi neo-Santi.

Vere canonizzazioni?

«Cosa ne pensa dell’intenzione di Papa Francesco di “canonizzare” Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII la prossima primavera? Non è un modo per “canonizzare” il Vaticano II? E non si solleva la questione dell’autorità, dato che tutti i manuali di teologia anteriori al Vaticano II insegnano che il Papa è infallibile quando pronuncia una canonizzazione?» È questa la domanda seria (leggermente modificata) che mi è stata posta recentemente da un giornalista del settimanale parigino, Rivarol. Ho risposto in questo senso:-

La determinazione manifestata dei capi della Chiesa conciliare di canonizzare i papi conciliari, dimostra la ferma volontà dei nemici (quanto meno oggettivi) di Dio di farla finita con la religione cattolica e di rimpiazzarla con la nuova religione del Nuovo Ordine Mondiale. Così, ad una neo-Chiesa fanno corrispondere neo-Santi, fabbricati con un processo di canonizzazione smantellato e “fatto nuovo”. Come sempre accade col modernismo, le parole rimangono le stesse, ma il loro senso è del tutto diverso. Perciò i cattolici che hanno la vera fede non devono minimamente preoccuparsi se queste neo-canonizzazioni siano più o meno infallibili. Esse procedono dalla neo-Chiesa, che è un simulacro della Chiesa cattolica.

Ma alla fine cos’è questo simulacro? Domanda delicata, per la quale si può essere facilmente tacciati di “sedevacantista”, termine che oggigiorno spaventa i cattolici della Tradizione quasi come il termine “antisemita”. Ma quello che importa è concentrarsi sulla realtà: “Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!”, come dice Nostro Signore (Gv. VII, 24). Non dobbiamo lasciarci ingannare dalle apparenze, dalle emozioni o dalle parole. Sovente oggi, per esempio, le scuole non sono diventate centri di diseducazione invece che di educazione, e gli ospedali centri di morte invece che di guarigione, e la polizia strumento di oppressione invece che di protezione, e così via?

Così, per quello che Suor Lucia chiamava processo di “disorientamento diabolico”, gli uomini di Chiesa sono diventati agenti della menzogna invece che della Verità. Essi hanno permesso che le loro menti e i loro cuori divenissero preda delle idee e degli ideali della Rivoluzione, questa radicale e universale rivolta dell’uomo moderno contro il suo Dio e Creatore. Eppure, questi oggettivi traditori (che nei loro cuori possono ancora credere di servire Dio – Gv. XVI, 2) sono ancora uomini di Chiesa, nel senso che solo loro stanno “seduti sulla cattedra di Mosè”, come dice Nostro Signore (Mt. XXIII, 2). Un Papa è seduto lì, e c’è persino una scelta !

In altre parole, la Chiesa simulacro in questione è la Chiesa occupata non da uomini che non sono di Chiesa, ma da uomini di Chiesa i cui cuori e le cui teste sono occupati più o meno da una nuova religione che è assolutamente non cattolica. Ma si noti il “più o meno”. Come il marcio non occupa la mela tutto in una volta, così la Chiesa simulacro, o la neo-Chiesa, può essere in procinto di eclissare la Chiesa cattolica, ma in questa vi sono dei vescovi, molti sacerdoti e una miriade di fedeli che ancora adesso hanno conservato la fede cattolica. Essi si trovano su un pendio scivoloso, molto pericoloso per la loro fede, ma non si può dire che sono fuori dalla vera Chiesa. E Dio che lo sa.

Così, circa le autorità della neo-Chiesa, io guardo alla loro autorità come si può guardare ad un padre di famiglia divenuto temporaneamente pazzo. Si presta attenzione alla sua pazzia per quel tanto necessario per capire quando avrà fine, ma intanto non si può cessare di amarlo e si continua a rispettare l’intrinseca autorità della sua paternità. Che Dio mi aiuti per questo.

Kyrie eleison.


agosto 2013

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