Eleison comments LIV

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Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  12 luglio 2008

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson relativo alla tenuta di una condotta concorde dei quattro vescovi della Fraternità nei confronti di Roma.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://dinoscopus.blogspot.com/


L’omelia per le ordinazioni a Ecône, di Mons. de Galarreta, ha tenuto la linea di Mons. Lefebvre e dei suoi tre colleghi vescovi – prima la fede, poi Roma.


Vescovi concordi

Molti amici della Fraternità San Pio X si chiedono quale posizione verso un accordo con Roma abbia assunto Mons. Alfonso de Galarreta. Egli è uno dei quattro vescovi della Fraternità, ma quello che pensa e dice non è così spesso citato, almeno in inglese, una lingua che egli capisce, ma che preferisce non dover parlare.

Alla casa madre della Fraternità a Ecône, in Svizzera, è stato lui che quest’anno ha condotto l’annuale cerimonia delle ordinazioni al diaconato e al sacerdozio. Parti del suo sermone sono disponibili su Internet, sul sito christus.imperat, per esempio [si veda in questo sito].
Qui ci sono alcuni passi, i primi riguardanti le consacrazioni episcopali della Fraternità del 30 Giugno 1988, perché quest’anno ricorre il loro XX anniversario; i secondi riguardanti l’“ultimatum” del Cardinale Castrillón del 4 e 5 giugno, un mese fa.

«Poi non si predica più la Verità. Si è in cerca della verità [come se non lo si sapesse]». Quindi prosegue: «E questo, in ogni caso, dimostra l’importanza e la necessità delle consacrazioni. … Poiché … quest’atto delle consacrazioni, è giustamente per la sopravvivenza del Sacerdozio cattolico. Dunque oggi noi rivendichiamo le consacrazioni non come se fosse una sorta di ribellione … contro l’autorità del Papa. … Al contrario, lo rivendichiamo nella sua reale resistenza. Nella misura in cui abbiamo compiuto quest’atto semplicemente allo scopo di salvaguardare il Sacerdozio cattolico. … E dunque noi rivendichiamo la figura di Sua Eccellenza Monsignor Marcel Lefebvre. … Non siamo lefebvriani, siamo Cattolici. …siamo discepoli di Monsignor Lefebvre, e ne siamo molto fieri. … È perché siamo Cattolici, e Mons. Marcel Lefebvre era molto cattolico, che noi siamo discepoli di Mons. Marcel Lefebvre. … Noi non ci vergogniamo di Nostro Signore Gesù Cristo. Non ci vergogniamo della Fede cattolica di sempre. Non ci vergogniamo della Chiesa cattolica di sempre. E quindi non arrossiamo per Monsignor Marcel Lefebvre

Più avanti, sull’“ultimatum” del Cardinale, Mons. de Galarreta ha detto: «Io penso che è troppo parlare di ultimatum». E ha continuato: «Vi è evidentemente una volontà di … intimorirci un po’. … Di pressarci, in direzione di un accordo [con Roma] puramente pratico [non dottrinale], che è stata sempre l’intenzione di Sua Eminenza. … Questa strada è una strada morta. … Quindi non è il caso di seguirla. Non possiamo impegnarci a tradire la confessione pubblica della Fede. … E non vogliamo, … imbarcarci in un’impresa di demolizione. … la nostra risposta va piuttosto in direzione … Di ciò che chiediamo da lungo tempo, le tappe con i preamboli [completa liberalizzazione del rito tridentino della Messa e annullamento delle “scomuniche” del 1988]. Che eventualmente sfoceranno … in un confronto …dottrinale. … Io penso che è più probabile che questo porti … ad una stagnazione dei nostri contatti con Roma. Meno probabilmente ad una nuova dichiarazione contro di noi. E ancora meno probabilmente al ritiro del decreto di scomunica».

Prima di tutto la Fede, poi Roma - tutti e quattro i vescovi della Fraternità seguono sostanzialmente la linea di pensiero di Monsignore, “perché è cattolica”. «Meglio morire che tradire», usava dire Monsignore.

Kyrie eleison.


maggio  2014

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