Eleison Comments CDXVI

CONCILIAR  POPES  –  III

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  4 luglio 2015

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson, Relativo alla tragica buona fede dei Papi conciliari che distruggono la Chiesa senza rendersene conto. Parte terza.

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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Le menti dei funzionarii della Chiesa non funzionano più?
Dio non si esimerà dal prendere misure estreme.



Papi conciliari - III

I lettori di questi “Commenti”, “Papi conciliari I” e “II”, rispettivamente del 23 maggio e del 6 giugno, potrebbero aver riportato l’impressione che i “Commenti” sostengano che Papa Francesco “possa essere senza colpa, per ignoranza, riguardo alle sue bestemmie ed eresie”, come avanza un lettore. Questa è un’impressione sbagliata. Quantunque l’attuale liberalismo universale possa scusare “parzialmente” e “relativamente” la distruzione della Chiesa cattolica attuata dai Papi conciliari, di certo non li scusa completamente. La prova della loro colpa, almeno parziale, non è difficile da cogliere.

La Chiesa cattolica è di Dio. Egli l’ha fondata e progettata per funzionare attraverso gli esseri umani vincolati come suoi strumenti. Egli non permetterà che questi funzionarii umani della Sua Chiesa possano mai distruggerla completamente, tuttavia non toglierà loro il libero arbitrio, con il risultato che ognuno di essi potrà acquisire gran merito o demerito dal modo in cui usa o abusa del suo ufficio. Eppure da tale uso o abuso dipende non solo la loro stessa salvezza, ma anche quella di molte altre anime. Come dunque si può immaginare che Dio non conceda a questi funzionarii tutta la grazia di cui hanno bisogno per compiere i loro doveri d’ufficio per il bene delle anime?
Se quindi i Papi, i Cardinali e i Vescovi conciliari sono tutti veramente designati come funzionarii della Chiesa, come sembra sia il caso e come pochi che non sono sedecavantisti negano che sia, ne consegue che essi ricevono da Dio la grazia sufficiente per perseguire il bene della Chiesa. Se poi essi, in linea generale, fanno tutto il contrario, è perché rifiutano le grazie di stato, le grazie del loro ufficio. E se rifiutano la grazia di Dio nel compimento del loro dovere, non possono essere interamente irreprensibili. Non potranno essere biasimati per la melmosità del mondo che li circonda, ma in definitiva, se lo volessero, la grazia di Dio potrebbe astrarre le loro menti dalla poltiglia circostante. Ma non vogliono, perché allora dovrebbero affrontare tale mondo melmoso.

Immaginiamo un esempio concreto che deve essere capitato molte volte nella vita reale degli anni ‘70. Un’anziana nonna riesce ad avvicinare il Santo Padre. In un fiume di lacrime, spiega che il nipote, quando entrò in seminario (Conciliare), era un bravo ragazzo, ma lì perse non solo la sua vocazione, ma anche la sua fede e perfino la sua virtù. Se, come è ben probabile, il Papa conciliare ha contato sui funzionarii che lo attorniavano per allontanarla, non è stato innocente, perché le nonne anziane possono essere inequivocabilmente sincere. Ma questi Papi preferiscono il loro sogno Conciliare, perché è in armonia con il mondo.

Ed ecco un esempio reale dal Brasile, probabilmente del 1980. Giovanni Paolo II stava tenendo una riunione con i vescovi diocesani per discutere dell’apostolato nelle loro diocesi. A un certo punto un giovane vescovo si alzò per dire che il gregge nella sua diocesi veniva devastato dall’ecumenismo che promuoveva l’invasione delle sette protestanti dagli Stati Uniti, un disastro comune ormai da molti anni in tutta l’America Latina. Il Papa ascoltò la testimonianza del vescovo, ma solo pochi minuti dopo tornò a promuovere esattamente quell’ecumenismo che il vescovo aveva appena denunciato. Una volta a confronto con la realtà cattolica, il Papa preferì il suo sogno conciliare. Come poteva essere completamente innocente?

Ne conseguirebbe che dell’attuale devastazione della Chiesa, questi Papi non sarebbero né del tutto innocenti, né del tutto colpevoli. Quanto sarebbero l’uno e quanto l’altro?  Dio solo lo sa. Ma se un buon Papa fosse designato (e protetto da Dio!) per vagliare i funzionarii della Chiesa, ripulirla dai cattivi e promuovere i buoni, dovrebbe costituire un tribunale o inquisizione – sì, una inquisizione –  per costringere ogni funzionario a scegliere apertamente tra la verità e la melma. Sarebbe un compito facile? No, perché i propugnatori della melma non hanno difficoltà a far finta che amano la verità, e possono facilmente credere essi stessi che seguono soltanto la verità. Possono adattare le loro menti a tutto e al contrario di tutto.
Allora cosa si può fare? Un castigo, per ripulire le stalle di Augía.

Kyrie eleison.
                                                                                  



luglio 2015

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