Comunicato di Don Chistian Bouchacourt

Superiore del Distretto di Francia
della Fraternità San Pio X


a proposito dei Domenicani di Avrillé


1 luglio 2015




pubblicato sul sito della Fraternità San Pio X in Francia: La Porte Latine

[si legga la risposta dei Domenicani di Avrillé]


1. Da più di un anno, i padri domenicani del Convento di Avrillé diffondono e mantengono la sfiducia nei confronti delle autorità della Fraternità San Pio X, specialmente nei confronti di Mons. Fellay e della Casa Generalizia. Nel corso di conferenze, nelle pubblicazioni e sul loro sito internet essi accusano i superiori della Fraternità San Pio X di abbandonare la buona battaglia della fede per condurre la Fraternità verso un accordo a tutti i costi con le autorità romane.
Noi abbiamo provato, invano, in occasione di diversi incontri, di dar loro prova del contrario e di mostrar loro come il loro comportamento metta in pericolo l’unità della Tradizione, seminando il dubbio e la divisione.
Questo comunicato vuole ristabilire la verità al fine di difendere l’onore dei nostri Superiori e quello della nostra famiglia sacerdotale.

2. I fatti significativi di questa opposizione sempre più aperta sono stati i seguenti:
- Domenica 19 gennaio 2014, i padri domenicani hanno distribuito alle persone venute ad assistere alla Messa nel Convento di Avrillé, il «Messaggio ai fedeli», un testo reso pubblico il 7 gennaio precedente che accusa la Casa Generalizia di Menzingen di seguire «il cammino inverso» a quello compiuto da Mons. Lefebvre, «avvicinandosi alla Roma modernista», e di ostinarsi «lungo questo cammino che conduce alla morte»; i padri di Avrillé sono tra i firmatarii di questo testo;

- lo stesso giorno, il padre Pierre-Marie tiene una conferenza ai fedeli venuti ad Avrillé, allo scopo di spiegare e di giustificare la fondatezza di questo «Messaggio ai fedeli»;

- il testo di questo «Messaggio ai fedeli», accompagnato da una introduzione giustificativa, viene pubblicato su Le Sel de la Terre, n° 88 (primavera 2014), pp. 138-139;


- in seguito alla pubblicazione del «Messaggio ai fedeli», viene pubblicata su Le Sel de la Terre, n° 89 (estate 2014), pp. 215-220, la corrispondenza confidenziale scambiata con Mons. Fellay;


- i padri domenicani prendono posizione a favore della consacrazione episcopale di Mons. Faure del 19 marzo 2015 e pubblicano un lungo dossier che giustifica quest’atto nel n° 92 (primavera 2015) de Le Sel de la Terre, pp. 139-169.


3. Come tutti i firmatari del «Messaggio ai fedeli», i padri domenicani di Avrillé hanno ritenuto di presentare «non una dichiarazione di rottura con la FSSPX, ma, al contrario, la pubblica testimonianza del loro attaccamento fermo e fedele ai principii che hanno sempre guidato Mons. Lefebvre nella battaglia per la fede.»
Così dicendo, però, essi si sbagliano totalmente e illudono tutti coloro che li seguono. Poiché questa battaglia per la fede, Mons. Lefebvre l’ha sempre condotta non solo nella fedeltà dottrinale alla Tradizione, ma anche nell’ordine, nell’unità e nella pace, nello spirito di ubbidienza. I padri di Avrillé non sono fedeli a questi principii, poiché denigrano l’autorità del successore di Mons. Lefebvre e gettano il sospetto sugli atti del suo governo, per creare una dialettica tra i membri della Fraternità e i loro superiori, opponendo fra loro gli stessi sacerdoti. Per staccarsi da un’autorità occorre che questa spinga effettivamente a peccare contro la fede o i costumi. Ora, i domenicani di Avrillé non sono in grado di mostrare quali sono gli atti posti in essere dal Superiore Generale che manifestano che «Menzingen sta per tradire la battaglia per la fede».
Non è la Casa Generalizia che sta per tradire questa battaglia per la fede, ma sono coloro che si chiamano «resistenti» che l’indeboliscono con le loro manovre sovversive.

4. La consacrazione di un vescovo da parte di Mons. Williamson non si giustifica in alcun modo. Quali che siano i cattivi pretesti con i quali si cerca di renderla plausibile, essa non fa che aggravare questo spirito di indipendenza e di divisione.
Mons. Lefebvre si è sempre espresso molto chiaramente per metterci in guardia contro una simile condizione di spirito. «È il Superiore Generale», diceva in occasione di una riunione tenutasi a Ecône il 4 luglio 1988, «che tiene i rapporti con Roma e, in una parola, si assume la responsabilità della Tradizione, perché agli occhi della Chiesa è la strattura della Fraternità che esiste. Noi non abbiamo mai voluto un’organizzazione della Tradizione, né una presidenza di una tale associazione; tuttavia questo non toglie che de facto la Fraternità è la colonna vertebrale della Tradizione, il suo strumento provvidenziale, sul quale devono poggiare tutte le iniziative della Tradizione».
Avallando la consacrazione episcopale di Mons. Faure, i padri domenicani di Avrillé si rendono complici di un’opera nefasta e portano un grave pregiudizio al bene comune della Tradizione, dal momento che la sola ragione invocata per giustificare quest’atto si fonda sull’accusa senza prove che la Fraternità San Pio X avrebbe abbandonato la battaglia per la fede.

5. È evidente che nessun Superiore, responsabile davanti a Dio del bene del suo distretto, può restare senza reagire di fronte a queste ripetute prese di posizione. Noi non possiamo lasciare che nei nostri ranghi si installi la sfiducia, la divisione, lo spirito di parte e la denigrazione. Ne va del bene comune del gregge, e il primo dovere di un pastore è quello di preservarne l’unità e la coesione, ponendolo fuori dalla portata di questi fautori di disordine.

6. Di conseguenza, in presenza di tante accuse menzognere, il Distretto di Francia non può più sostenere la comunità dei domenicani di Avrillé che, con le sue mene sovversive, semina il dubbio e la divisione nei ranghi della Tradizione e ne indebolisce le forze.

Questa situazione è deprorevole. Che lo Spirito Santo illumini il Superiore della comunità dei domenicani di Avrillé e che Nostro Signore e la Madonna ci mantengano nell’unità della verità e della carità, fedeli alla buona battaglia della fede condotta da Mons. Lefebvre, per l’onore di Cristo Re, per quello della santa Chiesa e per il bene delle nostre anime.

Don Christian Bouchacourt
Superiore del Distretto di Francia della FSSPX
1 luglio 2015, festa del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore.






ottobre 2015

Ritorna a Documenti