ABOMINIO  A  FATIMA

UNA  NUOVA  OFFESA  ALLA  MADONNA  DI  FATIMA

Pubblichiamo il testo dell'articolo apparso sul Portugal's News del 22 maggio 2004, col quale si conferma in modo ancora più grave, se possibile, quanto pubblicato dallo stesso giornale e da noi già riportato (Un santuario ecumenico a Fatima?).

Si vedano anche le foto

Rimandiamo a questa stessa nostra pagina 
per reperire gli indirizzi a cui inviare le proteste.

29 settembre 2004
Corre voce che il Vaticano abbia comunicato alla Conferenza Episcopale Portoghese l'intenzione di sostituire il vescovo di Leiria-Fatima: mons. Serafim Ferreira y Silva, per raggiunti limiti d'età; nonché il rettore del Santuario di Fatima: mons. Luciano Guerra.

Speriamo che le cose stiano davvero così.
Non appena possibile daremo la conferma o la smentita.


 
 
L’ottobre scorso il Portugal News ha riportato la novità di un congresso interreligioso tenutosi a Fatima, uno dei luoghi più sacri del cattolicesimo, nel corso del quale rappresentanti delle grandi religioni avrebbero esaminato, a quanto sembrava, la possibilità di aprire il santuario a qualsiasi confessione. Benché il settimanale abbia ricevuto molte lettere di felicitazioni per il suo servizio sul congresso, non sono mancati i gruppi che hanno espresso delle critiche, sostenendo che Fatima rimarrebbe esclusivamente cattolico.
Ciò nonostante possiamo annunciare che i primi passi per la conversione di Fatima in un centro pluri-confessionale, probabilmente, sono stati già fatti. Il 5 maggio, SIC e SIC Noticias hanno riferito che nella Cappella delle Apparizioni, a Fatima, si è svolto un servizio religioso indù. Il servizio diffuso su SIC sembra proprio confermare, in qualche misura, la notizia riportata a ottobre dal Portugal News.

Una sessantina di indù, guidati da un prete, sono giunti da Lisbona per rendere omaggio alla dea Devi, divinità della natura. Il reporter di SIC ha descritto gli indù che, prima di partire, si sono riuniti nel loro tempio per pregare e adorare le diverse statue degli dei indù. Arrivati a Fatima, si sono diretti verso la Cappella delle Apparizioni dove il prete indù ha diretto delle preghiere. Il reporter televisivo ha fatto il seguente commento:
“È questo un momento unico e senza precedenti nella storia del santuario. Il prete indù, o Sha Tri, recita all’altare la Shaniti Pa, o preghiera per la pace.”
Si vedono gli indù che si tolgono le scarpe prima di accostarsi alla balaustra del santuario, mentre il prete recita le preghiere all’altare del santuario. Nel corso del servizio si sente il rettore del santuario, padre Luciano Guerra, che dice:
“Questi incontri ci danno la possibilità di ricordarci che viviamo in una comunità”.

Dopo aver adorato i loro dei e pregato nella Cappella, si vedono gli indù che vengono guidati in una sala in cui si trova un plastico della nuova controversa basilica, già in costruzione. In un contesto, che il commentatore qualifica come diplomatico, ogni indù è accolto personalmente dal vescovo di Leiria-Fatima, che si inchina di fronte al prete indù ripetendo il suo gesto di saluto. Si vede allora il prete indù che pone sulle spalle del rettore del santuario di Fatima e del vescovo, uno scialle indù. Il reporter descrive la scena ai telespettatori:
“Sulle spalle dei più alti rappresentanti della Chiesa a Fatima, il prete indù pone uno scialle che porta delle iscrizioni della Bagavad Gita, uno dei libri sacri dell’induismo”.

Il servizio si conclude con delle scene che riprendono il prete indù che accende una candela nel santuario, mentre gli altri indù danzano all’esterno della Cappella delle Apparizioni cantando le lodi dei loro dei. Il commentatore televisivo conclude dicendo:
“Nel 1982, un guru, gran sacerdote indù, è venuto a Fatima da Bombay … Ha firmato il libro d’onore subito dopo la firma di papa Giovanni Paolo II e sulla stessa pagina su cui aveva firmato madre Teresa di Calcutta.”

Altre reazioni al rituale indù: un vecchio fedele della diocesi di Leiria-Fatima, meno disponibile a che si apra il santuario ad altri culti e religioni, ha dichiarato al Giornale di Leiria:
“Capisco che si apra il luogo ad altre religioni, ma non sono d’accordo con la pratica di rituali non cattolici all’interno della parte più sacra dei santuario”.

Il vescovo della diocesi, Dom Serafim Ferreira y Silva, ha un’opinione diversa. Ad un giornale della regione ha dichiarato:
“Non vogliamo essere dei fondamentalisti, ma siamo sinceri e onesti”.

Portugal's National Weekend Newspaper (22 mai 2004)

http://the-news.net/cgi-local/story.pl?title=Hindus%20worship%20at%20F%E1tima%20altar&edition=755
 


 
 

Un momento della preghiera indù all'Altare della Madonna

Ancora un momento della preghiera indù

Gli Indù ricevuti dal vescovo di Leiria-Fatima
dom Serafim de Sousa Ferreira y Silva

Dal vescovo, nella sala in cui è esposto il plastico del 
nuovo santuario

L'omaggio dello scialle indù al rettore del santuario
mons. Luciano Guerra

L'omaggio dello scialle indù al vescovo
dom Serafim de Sousa Ferreira e Silva




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