DOPO ASSISI, FATIMA
UN SANTUARIO
ECUMENICO
A FATIMA?
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29 settembre 2004
Corre voce che il Vaticano abbia comunicato alla Conferenza
Episcopale Portoghese l'intenzione di sostituire il vescovo di Leiria-Fatima:
mons. Serafim Ferreira y Silva, per raggiunti limiti d'età; nonché
il rettore del Santuario di Fatima: mons. Luciano Guerra.
Speriamo che le cose stiano davvero così.
Non appena possibile daremo la conferma o la smentita. |
Invitiamo tutti gli amici ad indirizzare una lettera
di protesta contro la pur minima possibilità che si possa giungere
alla profanazione del santuario di Fatima in qualsivoglia forma
Vescovo di Leiria-Fatima : Dom Serafim de Sousa Ferreira e Silva
Vescovo emerito di Leiria-Fatima : Dom Alberto Cosme do Amaral
Casa Episcopal - R. Joaquim Ribeiro Carvalho, 2 -2410-116
Leiria - Portugal
Tel. 244 832 714 - Fax. 244 812 922 - Telemovel 966 027 201
E-mail: diocese.leiria@mail.telepac.pt
Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Joseph Ratzinger
Prefetto della Congregazione per
la Dottrina della Fede
Piazza del S. Uffizio, 11 - 00120 Città del Vaticano
Tel. (06) 69.88.33.57 - 69.88.34.13 - 69.88.47.47 - Fax 69.88.34.09
Posta elettronica: cdf@cfaith.va
Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Darìo Castrillòn
Hoyos
Prefetto della Congregazione per
il Clero
Piazza Pio XII, 3
- 00120 Città del Vaticano
Tel. (06) 69.88.41.51 - Fax 69.88.48.45 -
Posta elettronica: clero@cclergy.va
Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Giovanni Battista Re
Prefetto della Congregaziome
per i Vescovi
Piazza Pio XII, 10 - 00120 Città del Vaticano
Telephone: 06.69.88.42.17
- Fax: 06.69.88.53.03
Sala Stampa della Santa Sede
Via della Conciliazione, 54 - 00193 Roma - Tel. (06) 69.89.21 - Fax 69.88.51.78.
DIFFONDERE QUESTO APPELLO IL PIÙ POSSIBILE
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Pubblichiamo la seguente notizia servendoci dell'articolo
sull'argomento apparso sul Portugal's National Weekend Newspaper
(1.11.2003)
Nei giorni dal 10 al 12 ottobre si è tenuto a
Fatima un congresso interreligioso per trattare dell’importanza dei santuari.
I delegati presenti al congresso interreligioso annuale,
che si è tenuto sotto l’égida comune del Vaticano e delle
Nazioni Unite, hanno appreso che il santuario diverrà un centro
in cui tutte le religioni del mondo si riuniranno per rendere omaggio ai
loro dei.
Il congresso si è svolto nel centro pastorale PaoloVI
ed è stato presieduto dal Cardinale Patriarca di Lisbona José
de Cruz Policarpo.
Il rettore del santuario, Mons. Luciano Guerra
ha dichiarato al congresso che Fatima "cambierà in meglio". Rivolgendosi
ai rappresentanti indù, musulmani, giudei, ortodossi, buddisti e
pagani d’Africa, egli ha affermato: |
Manifesto di presentazione del congresso
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"Il futuro di Fatima, o l’adorazione di Dio e di
Sua Madre in questo santo santuario, deve passare per la creazione di un
santuario in cui le diverse religioni possano incontrarsi cordialmente.
Il dialogo interreligioso in Portogallo e nella Chiesa cattolica è
ancora allo stato embrionale, ma il santuario di Fatima non è indifferente
al problema ed è già aperto all’idea di diventare un ambito
universale di vocazione".
Il rappresentante indú, Ansshok Ansraj, ha ricordato
che milioni di indú in Asia ricevono già delle "vibrazioni
positive" dalle loro visite ai santuari mariani, senza per questo mettere
a rischio la loro fede.
Mons. Guerra fa notare che il fatto che Fatima
sia un nome musulmano, per di piú della figlia di Maometto, ci dimostra
che il santuario dev’essere aperto alla coesistenza delle diverse fedi
e credenze: "Dobbiamo supporre pertanto che rientri nella volontà
della Beata Vergine Maria che le cose si svolgano cosí".
Per la prima volta in 86 anni tutti i delegati, pagani
e cristiani, sono stati invitati a partecipare alle celebrazioni ecumeniche.
Uno dei principali oratori, il Padre Jacques Dupuis
(Notificazione della Congregazione per la Dottrina della Fede, 26.2.2001),
teologo gesuita, insiste sulla necessità di una unione delle religioni
del mondo: "La religione del futuro sarà una convergenza generale
delle religioni in un Cristo universale che soddisferà tutti".
Il teologo belga spiega che "le altre tradizioni religiose
esistenti nel mondo fanno parte del piano divino per l’umanità e
che lo Spirito Santo opera ed è presente nei testi sacri indú,
buddisti, cristiani e non cristiani". "L’universalità del
regno di Dio lo permette e questo non è nient’altro che una diversificata
forma di accesso al comune mistero della salvezza. In definitiva si spera
che il cristiano sia un cristiano migliore e un indú un indú
migliore".
La dichiarazione ufficiale rilasciata alla fine del congresso
auspica l’accostamento delle religioni senza alcun proselitismo: "Nessuna
religione può allontanare le altre o può rafforzarsi annullando
le altre, un dialogo aperto, invece, porta all’edificazione di ponti e
alla distruzione dei muri elevati da secoli di odio. Ciò che si
richiede è che ogni religione rispetti integralmente la sua fede
e tratti le altre alla pari, senza complessi di superiorità né
di inferiorità".
Viene anche evidenziato che il segreto della pace tra
le religioni sta nell’ammettere le contraddizioni esistenti fra le diverse
confessioni e nel concentrarsi su ciò che le unisce piuttosto che
su ciò che le divide.
Tutti concordano sulla necessità che i santuari
religiosi, compreso Fatima, debbano essere aggiornati ogni 25 anni, perché
possano riflettere le tendenze e le credenze del momento.
Il santuario di Fatima sarà oggetto di una
completa ricostruzione, con la costruzione di una nuova chiesa che sorgerà
a fianco di quella esistente e risalente al 1921. (si
veda il plastico del progetto)
Il Padre Jacques Dupuis, gesuita belga, è stato ufficialmente
richiamato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede proprio in relazione
alle sue concezioni eterodosse.
In data 26.2.2001 la Congregazione ha emesso una "Notificazione"
con la quale si richiama l'attenzione contro le tesi proposte dal Dupuis,
in particolare nel suo libro Verso una teologia cristiana del pluralismo
religioso (Ed. Queriniana, Brescia 1997),
Non possiamo evitare di sottolineare che proprio in
forza dell'essere stato oggetto di un richiamo ufficiale da parte dell'ex
Sant'Uffizio, il P. Dupuis ha le credenziali in regola per parlare pubblicamente
di questioni ecumeniche.
Ormai nella Chiesa, basta essere degli eterodossi
per trovare posto nei tavoli di tutti i congressi. |
Il sabato, alla fine della conferenza del Cardinale
Patriarca di Lisbona, Mons. José de Cruz Policarpo, un gruppo di
giovani cattolici del Mouvement de la Jeunesse Catholique de France
(MJCF),
recatisi appositamente a Fatima, ha avuto questo scambio di battute con
lo stesso Cardinale.
MJCF : Monsignore, avremmo piacere di un chiarimento. Nel suo
intervento Lei ha detto che "ogni religione praticata con sincerità
conduce a Dio", e tuttavia Suor Lucia di Fatima, commemtando il 1°
comandamento, dice che "non vi è che un solo Dio che meriti la nostra
adorazione, le altre divinità sono niente, valgono niente, non hanno
alcun valore per noi". Come si possono conciliare queste due visioni di
Dio?
Mons. Policarpo : Ma, ragazzo mio, questa visione è
superata. Chi sono le divinità di cui parla Suor Lucia? Cristiani,
musulmani, giudei, abbiamo tutti lo stesso Dio.
Certo, la fede dev’essere cristocentrica, ma le altre religioni
sono in marcia verso Cristo, ognuna di loro è piú o meno
avanti su questa strada, è tutto qui!
MJCF : Tuttavia, con i musulmani e i giudei non abbiamo la stessa
religione. Com’è possibile dunque che abbiamo lo stesso Dio?
Mons. Policarpo: Vedi, io ho molto studiato nella mia giovinezza.
Se tu sei cristiano, come dici, si tratta di una questione di cultura,
si tratta del fatto che te l’hanno insegnato. Per il musulmano è
lo stesso.
MJCF : Ma, Monsignore, dove arriveremo con l’ecumenismo?
Mons. Policarpo: Ogni religione ha qualcosa da dire. L’esperienza
delle altre religioni è molto importante, noi abbiamo molto da imparare
da loro.
MJCF : Eppure nel Corano sta scritto: "Non prendere i cristiani
e i giudei come amici".
Mons. Policarpo: Hai letto il Corano, ragazzo mio?
MJCF : Si, due volte!
Mons. Policarpo : In arabo?
MJCF : No, ma la nostra religione è fondata sulla
Rivelazione, è possibile pensare che il sedicente profeta Maometto
abbia potuto ricevere una parte della Rivelazione?
Mons. Policarpo: Avrai letto una cattiva traduzione, l’Islam
ha molte cose da insegnarti.
MJCF : Nell’Apocalisse, l’Apostolo Giovanni ci dice che dobbiamo
diffidare dei falsi profeti… Maometto è un falso profeta?
Mons. Policarpo (innervosito): Amico mio, a
te tutta la responsabilità della risposta!
(cerca di allontanarsi, mentre il giovane lo trattiene)
MJCF : Monsignore, credo che non abbiate risposto alla domanda!
Mons. Policarpo: Si può dire che al tempo di Geremia
Maometto sarebbe stato considerato un falso profeta. |
Riportiamo un breve compendio dell’articolo di John
Vannari, che era presente al Congresso.
Per il testo completo, in inglese, si veda: http://www.fatima.org/sprep111303.htm
Fatima diverrà un santuario
interconfessionale?
Resoconto di uno che era sul
posto
Le due conferenze piú importanti sono state tenute
domenica, in inglese: dall’ecumenico Padre Jacques Dupuis e da Mons. Michael
J. Fitzgerald. Sono quelle che ho potuto seguire interamente a causa della
lingua, quelle che mi hanno lasciato inorridito per ciò che è
stato detto.
Il Padre Jacques Dupuis è un teologo progressista
ecumenico, gesuita dal 1941. Egli ha sviluppato la tesi secondo la quale
tutte le religioni sono positivamente volute da Dio. Cosí che noi
non dobbiamo parlare delle altre religioni come di religioni "non-cristiane",
poiché si tratta di un termine negativo che le descrive "per ciò
che noi pensiamo che esse non siano"; piuttosto dovremmo parlare di religioni
"altre".
Egli considera una sconcezza la verità che afferma
che vi è una sola vera Chiesa, fuori della quale non v’è
salvezza, nonostante quest’insegnamento sia stato ribadito piú volte.
Nel corso di questo Congresso egli ha dimostrato apertamente il suo disprezzo
per questa verità definita dalla Chiesa e per gli insegnamenti dei
Santi e dei Dottori della Chiesa, affermando con disgusto che: "Non
c’è bisogno di invocare qui questo testo orribile del Concilio di
Firenze del 1442".
Questo l’ho sentito con le mie orecchie e l’ho registrato
su nastro.
Concilio di Firenze, Sessione XI, 4 febbraio
1442
La sacrosanta chiesa romana crede
fermamente, confessa e predica che nessuno di quelli che sono fuori dalla
chiesa cattolica, non solo pagani, ma anche giudei o eretici o scismatici,
possano acquistare la vita eterna, ma che andranno nel fuoco eterno, preparato
per il demonio e per i suoi angeli (Mt 25, 41), se prima della fine della
vita non saranno stati aggregati ad essa; e che è tanto importante
l’unità del corpo della chiesa, che solo a quelli che rimangono
in essa giovano per la salvezza i sacramenti ecclesiastici, i digiuni e
le altre opere di pietà, e gli esercizi della milizia cristiana
procurano i premi eterni. Nessuno ?per quante elemosine abbia potuto fare,
e perfino se avesse versato il sangue per il nome di Cristo ? si può
salvare, qualora non rimanga nel seno e nell’unità della chiesa
cattolica. |
Si tratta dell’eresia piú esplicita che io abbia
mai incontrata nelle conferenze postconciliari. In genere i relatori girano
intorno al dogma che negano, qui invece Dupuis dichiara apertamente che
una verità cattolica definita infallibilmente è un "testo
orribile" che bisogna rigettare.
Qual è stata la reazione di coloro che assistevano?
Hanno applaudito bellamente alla fine della conferenza.
La cosa piú inquietante è che in sala erano
presenti tutti i componenti della gerarchia portoghese, e tutti si sono
dimostrati entusiasti dell’apostasia di Dupuis. Proprio alla mia sinistra
vi era il rettore del santuario di Fatima, Mons. Luciano Guerra
(l’ho fotografato mentre applaudiva la conferenza di Dupuis), alla mia
destra vi era il delegato apostolico del Portogallo, e cioè il rappresentante
del Papa, anch’egli plaudente il Dupuis, insieme al Vescovo di Leiria-Fatima,
Mons.
Serafim de Sousa Ferreira y Silva, lo stesso che si rifiuta ancora
di autorizzare la celebrazione della S. Messa tridentina nella sua diocesi.
Ma c’è di piú: l’indomani, Mons. Michael
Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso,
nel suo intervento ha affermato: "Il Padre Dupuis ci ha spiegato ieri
la base teologica per stabilire delle relazioni con gli appartenenti alle
altre religioni", elogiando in pratica le eresie di Dupuis.
Il Padre Arul Irudayam, rettore della basilica mariana
di Vailankanni, in India, ha esposto la storia di questo santuario in cui
è apparsa la Santa Vergine, dichiarando che ogni anno esso è
frequentato da milioni di persone, compresi molti indù. In seguito
si è rallegrato del fatto che gli indù oggi svolgono le cerimonie
del loro culto nella chiesa del santuario, presentando la cosa come un
progresso nella pratica interreligiosa.
Certo, i delegati presenti saranno rimasti affascinati
sapendo che una chiesa cattolica venga usata per un culto pagano, io invece
ne sono rimasto inorridito.
È giusto concludere che se i cattolici non si
organizzeranno per protestare contro questo stato di cose, ben presto la
blasfemia prenderà il sopravvento anche a Fatima, tanto piú
che sono già allo studio dei progetti per la costruzione di un nuovo
santuario moderno a Fatima.
(si
veda il plastico del progetto)
(novembre 2003)
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