CHIESE  POSTCONCILIARI

TOR TRE TESTE
LA CHIESA GIUBILARE A ROMA


Il 26 di ottobre è stata finalmente inaugurata la chiesa parrocchiale di Tor Tre Teste a Roma, intitolata a “Dio Padre Misericordioso”.
La chiesa era stata progettata come simbolo dell’anno giubilare, ma i lavori si sono protratti fino ad ora.
Finalmente tutti potranno ammirare questo capolavoro supermoderno, che è un esempio eloquentissimo di come sia andata perduta ogni nozione di architettura sacra.

Questa nuova chiesa, voluta come “chiesa giubilare”, e quindi come simbolo della Chiesa del nuovo millennio, si distingue subito per la mancanza di chiari simboli cattolici e per la sua voluta asimmetricità.

Il progettista, l’architetto Meier, già nel 1997 spiegava al Santo Padre che "quelle vele bianche ci condurranno verso un mondo nuovo", un mondo, evidentemente, che guarda piú al New Age che alla Religione Cattolica.
Mons. Ernesto Mandara, responsabile del Vicariato per le nuove chiese, tiene a precisare che questa nuova chiesa "ha un respiro ecumenico e una predisposizione ad accogliere fratelli di altre religioni"; essa ha il suo tratto caratteristico "in queste tre vele dall'accentuata curvatura che danno alla struttura un senso di continuo movimento", vale a dire l’idea che la stessa Chiesa Cattolica Romana non ha piú niente di stabile e di certo, ma segue l’incessante cambiamento del mondo e la sua corsa verso il nulla.

Non è azzardato sostenere che questa nuova architettura sacra (senza piú niente di sacro) pretende di marcare una rottura totale con la tradizione della Chiesa. Tutto lo squallore architettonico degli ultimi quarant’anni viene cosí ad essere sottoscritto e sostenuto dalla approvazione che questo incredibile prodotto dell’ignoranza religiosa ha riscosso presso il Vicariato di Roma e presso lo stesso Pontefice.

A suo tempo ci occupammo dell’architettura di questa chiesa, rimandiamo quindi all’articolo da noi pubblicato a dicembre 1999 (http://www.unavox.it/080b.htm).

Una splendida veduta da Sud (plastico di progetto), 
da cui si capisce subito che ci si trova al cospetto di una chiesa (sic!)

Qui una volta si trovava l'abside, adesso vi è un
buco, un banco per la mescita e una 
interminabile sequela di pareti bianche e 
disadorne.

L'ingresso ad Est, con la piccola croce che quasi
scompare soffocata dalle"vele" che sembra 
stiano per caderle addosso

Una eloquente panoramica che sottolinea l'idea 
di "groviglio" che intende sostituire la 
tradizionale idea di ordine e di armonia che 
emana dalle nostre chiese millenarie

 




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