Cari amici,
vi scrivo per segnalare un episodio gravissimo consumatosi
questa mattina al termine della messa celebrata in occasione della processione
di San Rocco.
Il parroco della colleggiata di San Giovanni Battista,
don Franco Quattrociocchi (non nuovo a simili episodi: è quello
che vestì la statua dell'Addolorata di rosso - vedi
-), si è permesso di far salire sull'altare il vicesindaco …… (DS)
(chiamandolo addirittura per nome ……) allo scopo di fargli donare i soldi
dell'offertorio (da quando i soldi dell'offertorio sono del comune?) a
padre Giovanni, il quale come premesso, li avrebbe utilizzati nelle opere
missionarie che egli, da qualche anno a questa parte, compie in Brasile.
Il signor …… [il vicesindaco], che per l'occasione si
è messo anche in posa da foto (come se volesse far credere ai presenti
di essere un buon cristiano, per di più riuscendoci visto che tutta
i presenti hanno applaudito calorosamente), non aveva alcun diritto di
compiere un simile gesto, primo perché dentro la casa di Dio non
si dovrebbe lasciar posto a gesta di vera e propria campagna elettorale,
secondo perché mi preme ricordare a tutti (IN PARTICOLARE AL CARO
DON FRANCO!!!), che fino a pochi mesi fa, l'amato vicesindaco, si era impegnato
in prima persona, e con il partito che rappresenta, per la campagna elettorale
favorevole a 4 si nel referendum.
Il gesto immaturo, ma pienamente cosciente di questo
prete ci farà riflettere su come (ormai) dentro la Chiesa, l'apparato
comunista abbia cominciato a far crescere le proprie radici, trovando acqua
e luce in quei finti preti che invece di adempiere agli insegnamenti di
Dio, si divertono ad aiutare in maniera propagandistica determinati gruppi
politici (nel nostro caso l'amministrazione comunale di Ceccano social-comunista),
approfittando dell'ingenuità e della buona fede di tutti i presenti
alla cerimonia.
16/08/2005
Ceccano (FR) |
1 maggio 2003
Il card. Hummes, arcivescovo di San Paolo del Brasile,
a messa
con il comunista Presidente Lula (con la barba)
e con il domenicano Frei Betto (con gli occhiali),
un rivoluzionario ex guerrigliero sostenitore della nefasta
e anticattolica "teologia della liberazione"
Giovanni Paolo II e il comunista Fidel Castro
La visita del papa a Cuba nel gennaio del 1998 si svolse
mentre nell'isola era sempre vita dura per i cattolici
|