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Dossier sull'accordo tra
Costituzione dell'Amministrazione Apostolica Personale
DOCUMENTI UFFICIALI
Lettera del Padri di Campos al Santo Padre, del 15 agosto 2001 Lettera del vescovo e dei sacerdoti di Campos al Santo Padre (le sottolineature sono nostre)
Beatissimo Padre,
Non abbiamo alcun titolo da presentarVi: siamo gli ultimi sacerdoti del vostro presbiterio. Non possediamo né distinzioni, né qualità, né meriti. La nostra condizione, onorevole, di essere pecore del vostro gregge, basta per attirare l’attenzione di Vostra Santità. L’unico titolo che per grazia di Dio rivendichiamo con forza è quello di cattolici apostolici romani. E nel nome di questa nostra Fede cattolica apostolica romana ci siamo sforzati di conservare la Sacra Tradizione dottrinale e liturgica che la Santa Chiesa ci ha consegnato e, nei limiti delle nostre deboli forze, protetti dalla grazia di Dio, di resistere a ciò che il vostro predecessore, di illustre memoria, il Papa Paolo VI, ha chiamato “l’auto-demolizione della Chiesa”, sperando in tal modo di rendere il miglior servizio a Vostra Santità e alla Santa Chiesa. Beatissimo Padre,
È questa la nostra domanda: che veniamo accettati e riconosciuti come cattolici. Venendo incontro a questo nostro desiderio, Vostra Santità ha
incaricato Sua Eminenza il Cardinale Dario Castrillon-Hoyos, Degnissimo
Prefetto della Sacra Congregazione per il Clero, di procedere al riconoscimento
giuridico della nostra posizione di cattolici in seno alla Chiesa.
Chiediamo, ufficialmente, di collaborare con Vostra Santità nella propagazione della Fede e della Dottrina Cattolica, con zelo per l’onore della Santa Chiesa - “Signum levatum in nationes” - e per combattere gli errori e le eresie che tentano di distruggere la Barca di Pietro, inutilmente, perché “le porte dell’inferno non prevarranno contro di Essa”. Nelle auguste mani di Vostra Santità, deponiamo la nostra Professione di Fede Cattolica, professando la perfetta comunione con la Cattedra di Pietro, di cui Vostra Santità è il legittimo successore, e riconoscendo il vostro Primato e il governo della Chiesa Universale, pastori e fedeli, e dichiarando che, per niente al mondo, vogliamo dissociarci da Pietro, su cui Gesú Cristo ha fondato la sua Chiesa. E se per caso, nel calore della battaglia in difesa della verità cattolica abbiamo commesso qualche errore o abbiamo causato qualche dispiacere a Vostra Santità, nonostante la nostra intenzione sia sempre stata di servire la Santa Chiesa, imploriamo umilmente il vostro paterno perdono. Rinnovando i piú profondi sentimenti di venerazione della augusta persona del Vicario di Cristo in terra, e supplicando, per noi e per il nostro ministero, il beneficio prezioso della Benedizione Apostolica, siamo i figli umili ed obbedienti di Vostra Santità. Campos dos Goytacazes, RJ, Brasil, 15 agosto 2001
(seguono le firme di Dom Licinio e di tutti i membri dell’Unione Sacerdotale San Giovanni Maria Vianney) Lettera del Santo Padre a Mons. Licìnio Rangel,
(le sottolineature sono nostre)
Al Venerato Fratello
L'unità della Chiesa è un dono, che ci viene dal Signore, Pastore e Capo del Corpo Mistico ma che, al tempo stesso, richiede la risposta effettiva di ogni suo membro, che accoglie la pressante preghiera del Redentore: "Ut omnes unum sint sicut tu Pater in me et ego in te ut et ipsi in nobis unum sint ut mundus credat quia tu me misisti" (Gv 17,21). È con somma gioia che abbiamo ricevuto la Vostra Lettera del 15 agosto u.s., con la quale l'intera Unione ha rinnovato la propria professione di fede cattolica, dichiarando piena comunione con la Cattedra di Pietro, riconoscendo "il suo Primato e governo sulla Chiesa universale, sui pastori e sui fedeli", dichiarando altresì che "per nulla a questo mondo, vogliamo dissociarci dalla Pietra sulla quale Gesù Cristo ha fondato la sua Chiesa". Con vivo gaudio pastorale abbiamo preso atto del vostro desiderio di collaborare con la Sede di Pietro alla propagazione della Fede e della Dottrina Cattolica, nell'impegno per l'onore della santa Chiesa - che si eleva come signum in nationes (Is 11,12) - e nella lotta contro coloro che tentano di squassare la Barca di Pietro, inutilmente, perché le porte degli inferi non prevarranno contro di Essa (Mt 16, 18). Rendiamo grazie al Signore Uno e Trino per tali buone disposizioni! Tutto ciò considerato ed avendo innanzi la gloria di Dio, il bene della Santa Chiesa e la legge suprema, che è la salus animarum (cf. can. 1752 CIC), accondiscendendo con affetto alla Vostra richiesta di essere accolti nella piena comunione della Chiesa Cattolica, riconosciamo canonicamente la Vostra appartenenza ad essa. Allo stesso tempo, Ti comunichiamo, Venerato Fratello, che è in fase di preparazione il documento legislativo che stabilirà la forma giuridica di riconoscimento della Vostra realtà ecclesiale con cui verrà confermato il rispetto delle Vostre peculiarità. In tale documento, l'Unione verrà canonicamente eretta come Amministrazione apostolica, di carattere personale, direttamente dipendente da questa Sede Apostolica e con territorio nella Diocesi di Campos. Si tratterà di una giurisdizione cumulativa con quella dell'Ordinario del luogo. Il suo governo sarà affidato a Te, Venerato Fratello, e sarà assicurata la Tua successione. Verrà confermata all'Amministrazione apostolica la facoltà di celebrare l'Eucaristia e la Liturgia delle Ore secondo il Rito Romano e la disciplina liturgica codificati dal mio predecessore San Pio V, con gli adattamenti introdotti dai suoi successori fino al Beato Giovanni XXIII. È pertanto con profonda letizia che, per rendere effettiva la piena comunione, dichiaro la remissione della censura di cui al can. 1382 CIC per quanto concerne Te, Venerato Fratello, come altresì la remissione di tutte le censure e la dispensa da tutte le irregolarità nelle quali fossero incorsi altri Membri dell'Unione. Non Ci è sfuggita la significativa data nella quale è stata firmata la Tua Lettera, e cioè la Solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria. E' a Lei, Santa Madre di Dio e della Chiesa, che affido questo atto con l'auspicio, che si fa preghiera, di una sempre più concorde convivenza tra clero e fedeli di codesta Unione e della diletta diocesi di Campos, per un rinnovato vigore autenticamente missionario della Santa Chiesa. A tutti i membri dell'Unione S. Giovanni Maria Vianney, dal profondo del cuore, impartiamo una Speciale Benedizione Apostolica. Dal Vaticano, il 25 del mese di dicembre, nella Solennità del
Natale del Signore, nell’anno 2001, 24° del Nostro Pontificato.
IOANNES PAULUS PP. II
Comunicato ufficiale della
La diocesi di Campos e l’Unione Sacerdotale Giovanni Battista Maria
Vianney hanno il piacere di comunicare a tutti i padri, ai fedeli cattolici
e al popolo in generale, che il nostro Santo Padre, il Papa Giovanni Paolo
II, ha firmato il documento di accoglimento nella piena comunione ecclesiale,
dei padri di Campos dell’Unione Sacerdotale San Giovanni Maria Vianney
e dei fedeli cattolici da essi assistiti, per ciò stesso essi sono
perfettamente inseriti nel seno della Santa Chiesa Cattolica, Apostolica,
Romana.
Ricordiamoci dell’appello del Santo Padre, il Papa Giovanni Paolo II:
È dunque con intensa gioia che comunichiamo a tutti questo gesto di bontà del Santo Padre, il Papa, formulando i voti che vi sia sempre una maggiore unione tra i Cattolici - “unità nella diversità” -, come chiede lo stesso Santo Padre, nella stessa Fede e Carità, per la maggior gloria di Dio e l’onore della Santa Chiesa. Campos dos Goytacazes, 14 janvier 2002 + Mons. Roberto Gomes Guimarães - vescovo diocesano di Campos
Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede
RITORNO ALLA PIENA COMUNIONE DEI MEMBRI
In data 15 agosto 2001, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, S.E. il Vescovo Licinio Rangel, unitamente a tutti i Sacerdoti appartenenti all’«Unione Sacerdotale San Giovanni Maria Vianney», presente nel territorio della Diocesi di Campos (Brasile), ha indirizzato al Santo Padre una lettera filiale. In essa ha professato "perfetta comunione con la Cattedra di Pietro", riconoscendo il Primato del Papa e il Suo governo sulla Chiesa Universale, dichiarando che "per nulla in questo mondo vogliamo dissociarci dalla Pietra sulla quale Gesù Cristo ha fondato la Sua Chiesa". La suddetta Unione ha avuto origine in seguito alle dimissioni di S.E. Mons. Antonio de Castro Mayer da Ordinario della Diocesi di Campos (1981). Alla sua morte, avvenuta nel 1991, il Rev. Licinio Rangel è stato consacrato Vescovo dai Presuli ordinati da Mons. Marcel Lefebvre. Con Lettera autografa, il Santo Padre Giovanni Paolo II, in data 25 dicembre u.s., solennità del Santo Natale di Nostro Signore Gesù Cristo, ha benignamente accolto la richiesta disponendo che l’Unione venga eretta come Amministrazione Apostolica, immediatamente soggetta alla Santa Sede, con giurisdizione personale, cumulativa con quella dell’Ecc.mo Ordinario diocesano di Campos e coincidente con il medesimo territorio, concedendo l’uso del Rito Romano e della disciplina liturgica codificati da San Pio V, con gli adattamenti introdotti dai suoi Successori fino al Beato Giovanni XXIII. Il Santo Padre ha altresì disposto che l’Em.mo Card. Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero e Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", consegni la Lettera Pontificia nel corso di una cerimonia pubblica che verrà celebrata a Campos, nella Cattedrale di São Salvador questo pomeriggio alle ore 18 [ora locale, le 22 ora di Roma]. Nel corso di questa cerimonia, Mons. Licinio Rangel emetterà la Professione di Fede e il Giuramento di fedeltà al Romano Pontefice, secondo la prassi vigente. Ad Egli, infatti, verrà affidato il governo dell’Amministrazione Apostolica. In tale contesto il Santo Padre, "con profonda letizia" e "per rendere effettiva la piena comunione", concede la remissione di tutte le censure canoniche a quanti vi sono incorsi. A Maria, Santa Madre di Dio e della Chiesa, viene affidato tale atto
con l’auspicio che esso costituisca un seme promettente di sempre maggior
pace e rafforzate risorse per l’opera missionaria di evangelizzazione alla
quale sono chiamati a cooperare, nel rispetto delle specificità,
tutti i fedeli cristiani.
Nota con la quale la nuova
(le sottolineature sono nostre)
Con una commovente cerimonia svoltasi nella Cattedrale del Santissimo Salvatore, a Campos, il 18 gennaio, l’Eminentissimo Signor Cardinale Dom Dario Castrillon, Degnissimo Prefetto della Sacra Congregazione per il Clero, in rappresentanza del Santo Padre, il Papa Giovanni Paolo II, ha eretto l’Amministrazione Apostolica Personale San Giovanni Maria Vianney, per i sacerdoti e i fedeli dell’Unione Sacerdotale; ed ha nominato Dom Licinio Rangel, Amministratore Apostolico. Con questa cerimonia, i padri e i fedeli della Tradizione sono stati ufficialmente riconosciuti dal Santo Padre, che ha istituito per essi una specie di Diocesi personale, con un proprio Vescovo (al quale ha garantito la successione), alla diretta dipendenza della Santa Sede e col diritto di usare esclusivamente il Messale Tridentino e di seguire tutta la disciplina sacramentale tradizionale, con le riforme realizzate dal Papa Giovanni XXIII (1962). I nostri piú sentiti e sinceri ringraziamenti al Santo Padre, il Papa Giovanni Paolo II, per il grande beneficio concesso a Dom Licinio Rangel, ai padri, ai seminaristi, alle religiose e alle dozzine di migliaia di fedeli. Decreto di nomina di Mons. Licìnio Rangel ad
Per provvedere alla direzione dell’Amministrazione Apostolica Personale San Giovanni Maria Vianney, nel territorio di Campos in Brasile, con il presente Decreto della Congregazione per i Vescovi, il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, Papa in grazia della Divina Provvidenza, nomina e costituisce Amministratore Apostolico l’Eccellentissimo Signor Licinio Rangel, conferendogli nel contempo il titolo episcopale della Chiesa di Zarna, con tutti i diritti, le facoltà e gli offici sanciti dal Decreto di erezione della stessa Amministrazione Apostolica. Revocata ogni disposizione contraria. Dato in Roma, nella sede della Congregazione per i Vescovi, il 18 gennaio dell’anno 2002. Giovanni Battista Cardinale Re
Dichiarazione dell’Eccellentissimo Mons. Licinio Rangel,
Dichiaro, congiuntamente con i Sacerdoti dell’Amministrazione Apostolica “San Giovanni Maria Vianney” di Campos, in Brasile, che: - Riconosciamo il Santo Padre, il Papa Giovanni Paolo II, con tutti i suoi poteri e le sue prerogative, Decreto di erezione della
Prot. N. 1026/2001 Congregazione per i Vescovi Decreto di erezione dell’Amministrazione Apostolica personale «San Giovanni Maria Vianney» Il bene delle anime è la legge suprema e il fine della Chiesa, che Dio ha voluto per salvare gli uomini nell’unità del popolo della nuova Alleanza stabilita col suo sangue. Gesú Cristo infatti ha donato la sua vita per riunire tutti gli uomini in una sola famiglia (cfr. Giovanni, 11, 52), di cui la Chiesa è «per tutti e i singoli sacramento visibile di questa unità salvifica» (Lumen Gentium, 9). Ricevendo nella piena comunione della Chiesa Cattolica i membri dell’Unione «San Giovanni Maria Vianney» di Campos in Brasile, il Sovrano Pontefice Giovanni Paolo II, con la sua lettera «Ecclesiae unitas», pubblicata il 25 dicembre, ha voluto riconoscere giuridicamente la pecurialità dell’Unione «San Giovanni Maria Vianney», dandole una congrua forma giuridica con la costituzione di una Amministrazione Apostolica di natura personale, il cui territorio dovrà essere il medesimo di quello della diocesi di Campos in Brasile, affinché i suoi membri, inseriti in maniera ordinata nel Corpo della Chiesa, possano cooperare per la diffusione del Vangelo in comunione con il Successore di Pietro. I - Per speciale mandato del Sovrano Pontefice, con decreto della Congregazione per i vescovi, è costituita l’Amministrazione Apostolica personale «San Giovanni Maria Vianney» che comprende solamente la diocesi di Campos in Brasile e che è giuridicamente equiparata alle diocesi direttamente soggette alla Santa Sede. II - L’Amministrazione Apostolica personale «San Giovanni Maria Vianney» è retta dalle norme del diritto comune e dal presente decreto; essa è soggetta alla Congregazione per i Vescovi e agli altri Dicasteri della Curia Romana, secondo le loro competenze. III - All’Amministrazione Apostolica è accordata la facoltà di celebrare la santa Eucarestia, gli altri Sacramenti, la Liturgia delle Ore e le altre azioni liturgiche, secondo il Rito romano e la disciplina liturgica prescritte da San Pio V, con gli adattamenti introdotti dai suoi successori fino al beato Giovanni XXIII. IV - L’Amministrazione Apostolica personale «San Giovanni Maria Vianney» è affidata alla cura pastorale di un Amministratore Apostolico, quale suo Ordinario proprio, che è nominato dal Sovrano Pontefice in base alle norme della legge comune. V - La sua giurisdizione è:
VI - § 1. I preti e i diaconi che fino ad ora fanno parte dell’Unione
«San Giovanni Maria Vianney» sono incardinati nell’Amministrazione
Apostolica personale. I preti incardinati costituiscono il Presbiterio
dell’Amministrazione. I chierici appartengono sotto tutti gli aspetti al
clero secolare, e per questa ragione avranno riguardo alla necessità
di una stretta unità con il Presbiterio diocesano di Campos.
VII - § 1. L’Amministratore Apostolico, con la piena approvazione
della Santa Sede, potrà avere un suo proprio Seminario per formarvi
i candidati al sacerdozio, ai quali potrà conferire gli Ordini sacri.
VIII - § 1. L’Amministratore Apostolico, secondo le norme di legge,
e sentito il parere del Vescovo della diocesi di Campos, potrà erigere
delle parrocchie personali, affinché ai fedeli dell’Amministrazione
Apostolica sia garantita la cura pastorale.
IX - § 1. I fedeli laici che appartengono attualmente all’Unione
«San Giovanni Maria Vianney» divengono membri delle nuova circoscrizione
ecclesiastica. Coloro che, riconoscendo di aderire alle pecurialità
di questa Amministrazione Apostolica personale, chiederanno di farne parte,
dovranno manifestare la loro volontà per iscritto e i loro nomi
saranno iscritti in un registro apposito che dev’essere conservato presso
la sede dell’Amministrazione Apostolica.
X - § 1. L’Amministrazione Apostolica personale istituirà
un Consiglio di governo, costituito da almeno sei preti, le cui attribuzioni
saranno quelle che la legge comune attribuisce al Consiglio presbiteriale
e al Collegio dei Consultori; i suoi statuti saranno interamente approvati
dall’Amministratore Apostolico. Questo Consiglio persisterà quando
la sede dell’Amministrazione apostolica resta vacante.
XI - L’Amministratore Apostolico si recherà ogni cinque anni a Roma per la visita ad limina Apostolorum e, tramite la Congregazione per i Vescovi, presenterà al Sommo Pontefice un rapporto sullo stato dell’Amministrazione Apostolica personale. XII - Per quanto concerne i casi giudiziari nell’Amministrazione Apostolica, il tribunale competente sarà quello della diocesi di Campos, a meno che l’Amministratore Apostolico non costituisca un suo proprio tribunale, nel qual caso, con l’approvazione della Sede Apostolica, sarà designato in maniera stabile un tribunale di seconda istanza. XIII - La sede dell’Amministrazione sarà posta nella città di Campos e la sua chiesa madre sarà la chiesa del Cuore Immacolato di Nostra Signora del Rosario di Fatima. Roma, dalla sede della Congregazione per i Vescovi, 18 gennaio 2002 + Giovanni Battista Card. Re
+ Francesco Monteresi
Testo latino Prot. N. 1026/2001 Congregatio Pro Episcopis Decretum de Administratione Apostolica personali “Sancti Ioannis Mariae Vianney” condenda Animarum bonum suprema est lex ac finis Ecclesiae, quam Deus voluit ut homines in populi novi foederis unitate salvaret, in suo sanguine constituti; Christus Iesus namque vitam tradidit ut omnes homines congregaret in unam familiam (cfr. Io. 11,52), cuius Ecclesia est “universis et singulis sacramentum visibile huius salutiferae unitatis” (Lumen Gentium, 9). In plenam Ecclesiae Catholicae communionem recipiens membra Unionis “Sancti Ioannis Mariae Vianney” Camposinae in Brasilia, Summus Pontifex Ioannes Paulus II, suas per Litteras “Ecclesiae Unitas”, die XXV mensis Decembris evulgatas, iure agnoscere voluit peculiaritatem Unionis “Sancti Ioannis Mariae Vianney”, eandem in congruam iuridicam formam redigens per Administrationis Apostolicae, personalem naturam habentis, constitutionem, cuius fines iidem erunt ac fines dioecesis Camposinae in Brasilia, ut membra composite in Ecclesiae corpus inserta, cooperari possint in Petri Succesoris communione, ad Evangelium diffundendum. I - De Summi Pontificis speciali mandato, per Congregationis pro Episcopis decretum, Administratio Apostolica Personalis “Sancti Ioannis Mariae Vianney” constituitur, quae dioecesim solum Camposinae in Brasilia complectitur, quaeque in iure dioecesibus aequatur immediate Sanctae Sedi subiectis. II - Administratio Apostolica personalis “Sancti Ioannis Mariae Vianney” normis iuris communis et hoc Decreto regitur necnon Congregationi pro Episcopis ceterisque Romanae Curiae Dicasteriis, pro cuiusque officio, subicitur. III - Administrationis Apostolicae facultas tribuitur sacram Eucharistiam, alia sacramenta, Liturgiam Horarum ceterasque liturgicas actiones celebrandi secundum Ritum Romanum ac disciplinam liturgicam ad Sancti Pii V praescripta, una cum acommodationibus quas Successores usque ad Beatum Ioannis XXIII induxerunt. IV - Adminstratio Apostolica personalis “Sancti Ioannis Mariae Vianney” pastorali curae Administratoris Apostolici committitur, sui veluti Ordinarii proprii, quem Romanus Pontifex ad iuris communis normas nominat. V - Potestas est: personalis, ita ut in personas exerceri posset quae Administrationis Apostolicae sunt participes; ordinaria, sive in foro externo, sive interno; cumulativa, cum dioecesani Episcopi Camposini in Brasilia potestate, quandoquidem homines qui ad Adminstrationem Apostolicam pertinent sunt eodem tempore fideles Ecclesiae particularis Camposinae. VI - § 1. Presbyteri et diaconi qui hucusque ad Unionem pertinent
“Sancti Ioannis Mariae Vianney”, in Administrationi Apostolica personali
incardinantur. Administrationis Presbyterium constituunt presbyteri incardinati.
Clerici omnibus ex rationibus ad clerum saecularem pertinent, ideo necessitudinem
artae unitatis cum Presbyterio dioecesano Camposino colent.
VII - § 1. Administrator Apostolicus, Sancta Sede comprobante,
proprium Seminarium habere poterit, ut tirones ad presbyteratum instituantur,
quos ad sacros Ordines provehere poterit.
VIII - § 1. Administrator Apostolicus ad iuris normam, atque Episcopo
dioecesano Camposino rogato sententiam, erigere poterit paroecias personales,
ut fidelibus Adminstrationis Apostolicae pastoralis praestetur cura.
IX - § 1. Fideles laici, qui ad hoc usque tempus ad Unionem “Sancti
Ioannis Mariae Vianney“ pertinent, participes fiunt novae circunscriptionis
ecclesiasticae. Qui, agnoscentes se cohaerere cum peculiaritatibus Administrationis
Apostolicae personalis, poscent ut ad eam pertineant, suam voluntatem scripto
patefacere debent, atque ii in aptum album sunt referendi, quod apud Administrationis
Apostolicae sedem servari debet.
X - § 1. Administratio Apostolica personalis Consilium regiminis
instituet, quod saltem sex sacerdotes constituent, cuius erit munia complere
quae ius commune Consilio Presbyterali atque Collegio Consultorum tribuit,
quorum statuta ab Administratore Apostolico comprobabuntur. Consilium hoc
haud extinguetur Administrationis Apostolicae sede vacante.
XI - Administrator Apostolicus quinto quoque anno Romam petet visitationis causa ad limina apostolorum atque per Congregationem pro Episcopis ad Summum Pontificem de Administrationis Apostolicae personalis statu relationem exhibebit. XII - Quod ad causas iudiciales in Administratione Apostolica attinet, competens Tribunal erit dioecesis Camposinae, nisi Administrator Apostolicus proprium tribunal erigit, quo in casu, Apostolica Sede comprobante, ei Tribunal secundae instantiae stabiliter constituendum erit. XIII - Administrationis sedes in urbe Camposina locabitur atque princeps erit templum Immaculati Cordis Dominae Nostrae Rosarii Fatimensis. Romae, ex Aedibus Congregationis pro Espiscopis, 18 Ianuarii 2002.
+ Ioannes Baptista Card. Re
+ Franciscus Monterisi
NOMINA DEL COADIUTORE
Il Santo Padre ha nominato Vescovo Coadiutore dell’Amministrazione Apostolica personale "San Giovanni Maria Vianney" in Campos (Brasile) il Rev.do Fernando Arêas Rifan, Vicario Generale della medesima Amministrazione Apostolica, assegnandogli la sede titolare di Cedamusa. Rev.do Fernando Arêas Rifan Il Rev.do Rifan è nato il 25 ottobre 1950 a São Fidelis, nella diocesi di Campos; dopo aver concluso gli studi elementari nel Seminario minore diocesano "Maria Imaculada" ha frequentato i corsi di filosofia e teologia, dal 1968 al 1974, nel Seminario Maggiore di Campos. È stato ordinato sacerdote l’8 dicembre 1974 e quindi ha svolto i seguenti incarichi: segretario del vescovo diocesano (1975-1976); consultore diocesano (1975-1982); parroco della Parrocchia di "Nossa Senhora do Rosário", nella città di Campos (1976-1986); direttore e professore del collegio "Três Pastorinhos" a Campos (1983-2002); rappresentante dell’Unione sacerdotale "São João Maria Vianney" nelle trattative con la Santa Sede per l’accoglienza nella piena comunione ecclesiale (2001). Attualmente è Vicario Generale dell’Amministrazione Apostolica Personale. Nota della Sala Stampa del Vaticano 28.06.2002 Lo stesso giorno sul sito internet della Amministrazione Apostolica veniva riportata la notizia con la precisazione che il nuovo Vescovo è stato nominato "con diritto alla succesione". Torna a Documenti ALLA PRIMA PAGINA (Home) AL SOMMARIO GENERALE AL SOMMARIO PER ARGOMENTI AL SOMMARIO ARTICOLI TRATTI DA ALTRE FONTI |