Risposta definitiva
di Don Pinaud a Mons. Fellay
della Fraternità San Pio X

sul rifiuto della condanna inflittagli in seguito alle vicende di febbraio 2013


Pubblicata in francese nel sito La Sapinière




Don Nicolas Pinaud è un sacerdote del Distretto di Francia della FSSPX 



impaginazione e neretti sono nostri



Signor Superiore Generale,

nel dilungarsi del mio processo, ho ricevuto la sua risposta del 12 dicembre 2013 alla mia lettera del 9 dello stesso mese.

Lei prende atto del ritiro del mio ricorso, conferma «l’entrata in vigore della sentenza pronunciata contro di me da Don Wuilloud nel precetto penale del 28 ottobre 2013» e mi chiede «di recarmi quam primum a Montgardin,…».

Dopo gli otto mesi di attesa incomprensibile del mio processo… io ho apprezzato l’improvvisa efficacia del suo segretario personale che il 10 dicembre 2013 ha chiamato uno dei miei fratelli, spazientendosi al punto da rimproverarlo perché non conosceva il mio numero di telefono! Lo stesso giorno, alle 21,30, egli ha chiamato anche i miei genitori per sapere se ero da loro e ottenere il numero del mio telefonino.  Numero che non sembra essere stato utile fino ad oggi.

Quando si consultano nel dizionario le parole “mascherata”, “parodia” e “simulacro”, si constata che esse possono riferirsi alla nozione di processo…
Questa mascherata è stata lunga, ma infine è giunta al suo termine.

Se io ho accettato di subire questa parodia di processo, non è per la speranza di ottenere giustizia, poiché personalmente io non ho più dubbii sul suo disprezzo per la parola data, almeno a partire dall’agosto 2011, data del mio ritorno dal Gabon.
Io ho accettato di subirlo, questo simulacro di giustizia, per dare ai miei confratelli una nuova occasione per constatare la sua disonestà intellettuale.

Adesso basta!

La sproporzione esorbitante della sentenza, prova, se ce n’era bisogno, che questa messa in scena «burlesca e ridicola» non corrisponde alla realtà… essa nasconde una volontà inconfessata.

In seguito alla pubblicazione su Austremoine.org dell’articolo dell’11 novembre 2013: «La condamnation-justification de monsieur l’abbé Nicolas Pinaud» [La condanna-giustificazione di Don Nicolas Pinaud], lei ha voluto incontrare il suo autore, mercoledì 20 novembre, a Zurigo, e gli ha confidato che egli non sapeva tutto. In particolare, lei ha affermato che egli ignorava che ero un «gran manipolatore» e che questo processo, per quanto mi riguarda, era solo «la punta dell’iceberg».

La sentenza, dunque, sanziona un iceberg e una manipolazione che non sono state precisate nell’atto d’accusa… Qual è quest’iceberg e qual è questa manipolazione?

Da parte sua, non si tratterebbe qui di insinuazioni puramente manipolatorie, che lei sa fare così bene, lei e i suoi stretti collaboratori?

Lei conosce il giudizio espresso da Mons. Tissier de Mallerais sulla mia sentenza: che essa è nulla perché, tra le altre cose, la collaborazione formale che mi si rimprovera è inesistente…

In tali condizioni, lei mi obbliga a rifiutare di continuare su questa strada ipocrita.
Sottomettermi ancora una volta all’ennesimo abuso di potere, nuocerebbe al bene comune della Fraternità Sacerdotale San Pio X.

Non è dunque né ragionevole, né dignitoso prolungare questa commedia.

Il suo doloroso e crudele comportamento mi ricorda le parole di Giovanna [d’Arco] al suo carnefice: «Vescovo, è per te che io muoio».

Il suo accecamento e la sua ostinazione nel voler distruggere l’identità della nostra Fraternità Sacerdotale Sam Pio X, mi rattrista.
Lei disprezza ogni consiglio, lei persegue con accanimento il suo scopo sovversivo, marciando sui cadaveri dei suoi sacerdoti.
Niente sembra fermarlo. Che fare, se non ripetere queste parole del Divino Maestro al suo discepolo traditore: «Quello che devi fare fallo al più presto».

Adesso basta!

14 gennaio 2014
Nella festa di Sant’Ilario di Poitiers

Don Nicolas Pinaud
Sospeso a divinis sotto la sua giurisdizione

Allegato:

ricordino della mia condanna del 28 ottobre 2013




Ricordo della mia sospensione
“a divinis”

pronunciata il 28 ottobre 2013
da Don Henri Wuilloud,
giudice scelto da Mons. Fellay,
e assistito da
Don Pierpaolo Petrucci, assessore,
Don Vincent Quilton,
promotore di giustizia.




gennaio  2014

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