Erezione dell'Istituto del Buon Pastore
di Bordeaux, in Francia

Comunicato del Cardinale Jean-Pierre Ricard
Arcivescovo di Bordeaux,
Presidente della Conferenza Episcopale Francese
Componente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei



 

- Il seguente comunicato è molto importante perché emesso da una autorità che è interessata alla questione a vario titolo. Non va sottovalutato il fatto che come componente della Commissione Ecclesia Dei il Cardinale Ricard ha potuto contribuire direttamente alla definizione degli accordi e alla compilazione del decreto e degli statuti. 

- La prima precisazione fatta dal Cardinale lascia intendere che in gran parte ci si è dovuti piegare alla specifica richiesta del Papa, mentre, da parte loro, i vescovi francesi aspetterebbero il nuovo Istituto alla prova dei fatti.  
Ed eccoci di fronte ad una preoccupante riserva mentale, che va di pari passo col richiamo un po' infelice alla dizione ad experimentum presente nel decreto di erezione, non si tratta forse di una forma canonica ordinaria in casi come questi ? 
È chiaro che per i sacerdoti dell'Istituto del Buon Pastore da adesso cominciano gli esami: starà a loro prepararsi bene e comportarsi adeguatamente per ottenere un buon "attestato Ecclesia Dei" con un bel 10 in condotta !

- La seconda precisazione riguarda il fatto che, secondo il Cardinale Ricard, il decreto e l'erezione stessa dell'Istituto non hanno una valore definitivo, poiché dovrà essere svolta tutta la pratica relativa ai rapporti tra il nascente Istituto e la diocesi. Pratica che non è ancora neanche stata avviata, e che si presenta davvero complicata se dovrà definire in modo specifico le "modalità e le condizioni della presenza e della missione di questo Istituto, nonché le condizioni che si dovranno porre".  
Certo, se le cose stanno così, c'è il rischio che questo Istituto non riesca mai ad operare nella diocesi di Bordeaux. Soprattutto tenuto conto di quanto precisa in seguito il Comunicato. 
A onor del vero, vi è un po' di confusione in tutto questo, poiché, non solo l'Istituto già opera a Bordeaux, ma a detta dei preti che lo compongono (vedi loro Comunicato) e a detta della Commissione Ecclesia Dei (vedi decreto di erezione) già adesso le cose andrebbero d'amore e d'accordo ! 
Come inizio non c'è male !

- Nell'ultima parte del Comunicato il Cardinale si rifà certamente alla lunga e penosa controversia che la Curia ha aperto contro i fedeli che nel 2001 avevano occupato la chiesa di Saint-Éloi, mai più usata dal 1981, e che nel gennaio del 2002 erano riusciti ad ottenere in uso dalla Municipalità di Bordeaux che ne è la proprietaria.  
In Francia è normale che dei chierici cerchino di dirimere le loro controversie "ecclesiali" davanti ai giudici laici, a suon di carte bollate. 
La Curia non voleva accettare che dei sacerdoti e dei fedeli della Fraternità San Pio X potessero servirsi per il culto cattolico di una chiesa abbandonata da anni dalla Curia stessa, ma il laicissimo tribunale della laicissima Francia le ha dato torto (perché perdere un'occasione così ghiotta?). 
Stupisce che il Cardinale Ricard, proprio in questa occasione in cui sembrano addirittura sovrabbondare l'accoglienza, la riconciliazione e la comunione, si preoccupi di accusare di violenza i suoi novelli interlocutori.  

Se questo è lo spirito… che ne sarà della prossima necessaria "convenzione" ?

Comunicato a proposito del nuovo Istituto del Buon Pastore

Nella festa della Natività della Vergine è stato eretto a Roma il nuovo Istituto del Buon Pastore.
Si tratta di una società di vita apostolica di diritto pontificio composta da membri legati alle forme della liturgia in vigore nel 1962.
I più hanno fatto parte della Fraternità San Pio X, ma hanno desiderato vivere in piena comunione con la Sede di Roma.
Questo Istituto raggruppa dei sacerdoti che vogliono "esercitare il loro sacerdozio nella Tradizione dottrinale e liturgica della Santa Chiesa Cattolica Romana".

Fin dall’inizio del suo pontificato, il Papa Benedetto XVI si è preoccupato di un ritorno alla piena comunione di coloro che hanno seguito Mons. Lefebvre, ed ha desiderato compiere dei gesti di accoglienza nei loro confronti. È in questo senso che egli ha manifestamente preso la decisione di erigere questo nuovo Istituto. In questa decisione vi è la volontà di proporre una esperienza di riconciliazione e di comunione che dovrà ancora affermarsi e approfondirsi con i fatti. Per questo gli statuti di questo Istituto sono ad experimentum per un periodo di cinque anni.

Noi condividiamo profondamente questa preoccupazione di riconciliazione e di comunione del Papa e accogliamo filialmente la sua decisione.

A Bordeaux, la presenza di questo Istituto richiede una convenzione con la diocesi, com’è il caso di altri istituti in altre diocesi. L’elaborazione di questa convenzione è ancora da intraprendere. Occorrerà precisare le modalità e le condizioni della presenza e della missione di questo Istituto, nonché le condizioni che si dovranno porre.
A suo tempo verrà data informazione di questo.
È ancora da compiere tutto un lavoro di pacificazione, di riconciliazione e di comunione, poiché fino a pochi mesi fa è stata la violenza a contrassegnare le relazioni di diversi membri di questo Istituto con la Chiesa diocesana.
Occorre che ciascuno vi metta del suo.

La comunione fraterna nella Chiesa implica verità, accoglienza dell’altro e riconciliazione. Essa è un dono di Dio. Essa ci è offerta da Cristo, che sulla croce ha "distrutto l’inimicizia" (Ef. 2, 16). Solo la preghiera può ottenerla per tutti.

Bordeaux, 8 settembre 2006 

+ Jean-Pierre cardinal RICARD 

Arcivescovo di Bordeaux 
Vescovo di Bazas



settembre 2006


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