Citazioni dalla sacra Scrittura sul connubio con gli infedeli
e sulla unicità di Dio, del Suo Figlio Unigenito e della Sua Chiesa


“…In quei giorni Dio pronunciò tutte queste parole: ‘Io sono il Signore, tuo Dio, …Non avrai altri dei di fronte a Me … Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché Io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio forte, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelle che mi amano e osservano i miei comandi…’” (Esodo XX, 1-3, 5-6).

“… Tu detesti chi serve idoli falsi…” (Salmo XXX, 7).

“… L’idolo è maledetto lui e chi l’ha fatto … principio di fornicazione fu l’idea degli idoli e il loro concepimento rovina della vita … dalla sciocca vanità degli uomini furono introdotti nel mondo, perciò è stabilita la loro rapida fine…” (Sapienza, XIV, 8, 12, 14).
“…Mosè … si pose alla porta dell’accampamento e disse ‘Chi è per Jahve, qui da me!’. Si raccolsero attorna a lui tutti i figli di Levi ed egli disse loro: ‘Così dice Jahve Dio di Israele: «Ognuno cinga la spada al fianco. Attraversate e girate l’accampamento di porta in porta e uccidete ciascuno il proprio fratello, il proprio amico, il proprio vicino.» I figli di Levi eseguirono l’ordine di Mosè e in quel giorno caddero circa tremila uomini del popolo. Mosè disse: ‘A costo del proprio figlio e del proprio fratello ognuno di voi, oggi, è stato generoso verso Jahve, così che egli, oggi, fa scendere su di voi una benedizione’…”  (Esodo, XXXII, 25-29).

“…Mosè disse ai giudici di Israele: ‘Ognuno di voi uccida quelli dei suoi uomini che si sono uniti al Baal di Peor’…” (Numeri, XXV, 5).

“…Osserverete e praticherete quanto vi sto ordinando: non aggiungerai né detrarrai nulla. Se presso di te sorge un profeta o un sognatore che ti mostri un segno o un prodigio ed egli, avveratosi il segno o il prodigio di cui ti aveva parlato, ti dica: ‘Seguiamo altri dei, che tu non hai conosciuto, e rendiamo loro un culto’, non ascoltare le parole di questo profeta o sognatore.  Jahve vostro Dio vi sta provando per conoscere se veramente amate Jahve vostro Dio con tutto il cuore e tutta l’anima. … Questo profeta poi o sognatore dovrà morire… Se tuo fratello, … tuo figlio, tua figlia, la moglie del tuo seno, l’amico … cerca segretamente di sedurti, dicendo: “Andiamo a rendere culto ad altri dei…” … tu non acconsentirai … non lo risparmierai né cercherai di coprire la sua colpa. Tu dovrai ucciderlo in modo assoluto, la tua mano sarà la prima… e poi la mano di tutto il popolo, lo lapiderai così che muoia. …Se saprai che in una delle città che Jahve tuo Dio sta per concederti come dimora sono usciti da te uomini… [che] hanno sedotto gli abitanti… dicendo: ‘Andiamo a rendere un culto ad altri dei’… devi assolutamente passare a fil di spada gli abitanti… brucerai nel fuoco la città con tutto il bottino… né più sarà ricostruita…”. (Deuteronomio XIII, 1-4, 6-11, 13-17).

“… Questi sono gli statuti e i decreti che baderete di eseguire nella terra che Jahve, Dio dei tuoi padri, ti ha concesso… Distruggerete interamente tutti i luoghi nei quali le nazioni che voi state per scacciare hanno reso culto ai loro dei … cancellerete il loro nome da quei luoghi…” (Deuteronomio XII, 1-3).

“…Guarda di non fare mai amicizia con gli abitanti di quelle terre, il che ti condurrebbe in rovina; ma distruggi le loro are, spezza le statue, atterra i boschi. Non adorare un dio straniero; il Signore ha nome ‘il Geloso’, è un Dio geloso. Non fare alleanza con gli uomini di quelle religioni; che, dopo aver fornicato con i loro dei e adorato i loro simulacri, non abbia qualcuno a invitarti a mangiare delle cose immolate agli idoli…” (Esodo XXXIV, 12-15).

“…Ed il Signore parlò a Mosè: ‘Fa’ prima la vendetta dei figli di Israele sui Madianiti…’ …E sdegnato Mosè coi capi dell’esercito, tribuni e centurioni che tornavano dalla guerra, disse: ‘Perché avete risparmiato le donne? … Uccidete quindi i maschi tutti, anche i bambini, e le donne che hanno conosciuto uomo; riservatevi tutte le bambine e le vergini…’” (Numeri, XXXI, 1-2, 14-15, 17-18).

“…La parola del Signore fu rivolta allora a Samuele in questi termini: ‘Io mi pento di aver costituito re Saul, perché mi ha abbandonato e non ha eseguito i miei ordini’ …Samuele allora continuò [parlando a Saul]: ‘…il Signore ti unse re sopra Israele e ti mandò dicendo: «Va, uccidi i peccatori di Amalec, e combattili fino allo sterminio». Perché dunque non hai ascoltato la voce del Signore, ma ti sei gettato sul bottino e hai fatto il male sotto gli occhi del Signore?’ …[disse Samuele a Saul]: ‘…il non voler assoggettarsi è quasi come il peccato di idolatria. Perché dunque hai rigettato la parola del Signore, il Signore ha rigettato te, affinché tu non sia più re”…” (I Samuele, XV, 10-11, 17-19, 23).

“… Allora cadde il fuoco di Jahve che consumò l’olocausto … A tal vista tutto il popolo cadde con la faccia a terra esclamando: ‘Jahve è Dio, Jahve è Dio!’. Allora Elia parlò loro: ‘Prendete i profeti di Baal; non ne sfugga neppur uno!’. Li presero ed Elia li condusse giù al torrente  Kishon, dove li sgozzò [tutti 450]…” (III Re, XVIII, 38-40).

“Sì, gli attributi invisibili di lui [Dio], l’eterna sua potenza e la sua divinità, fin dalla creazione del mondo si possono intuire, con l’applicazione della mente, attraverso le sue opere. Costoro sono dunque senza scusa, perché, pur avendo conosciuto Iddio, né gli diedero gloria, come a Dio, né gli resero grazie, ma vaneggiarono nei loro ragionamenti e il loro cuore insensato s’offuscò. Essi che pretendevano d’essere sapienti, divenero stolti e sostituirono la gloria del Dio immortale con immagini di uomini mortali, di uccelli, di quadrupedi e di rettili… Disdegnarono di conservare la vera conoscenza di Dio: Iddio li diede allora in balìa della loro mentalità pervertita ed essi compirono cose indegne.” (Romani I, 20-23, 28).

“Badate che qualcuno non vi faccia schiavi con la vana seduzione di una filosofia ispirata alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo” (Colossesi II, 8).

“Figlioli, guardatevi dagli idoli!  Amen” (I Giovanni V, 21).

“Che intendo dunque dire? Che la carne immolata agli idoli abbia un qualche valore? ovvero che un idolo sia qualchecosa? No, ma che quanto sacrificano i pagani, lo sacrificano ai demoni e non a Dio.  Ora, non voglio che voi siate in comunione con i demoni. Non potete bere alla coppa del Signore e alla coppa dei demoni; non potete prendere parte alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni.  Oppure, vorremmo noi provocare ad ira il Signore?  Siamo forse più potenti di Lui?” (I Corinti X, 19-22).

“Andate in tutto il mondo e predicate l’Evangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi non crederà sarà condannato.” (Marco XVI, 15-16).

“E vi dico ancora che molti verranno dall’Oriente e dall’Occidente e sederanno a tavola con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno gettati nelle tenebre esterne, dove sarà pianto e stridore di denti.” (Matteo VIII, 11-12).

“Il regno dei cieli è simile ad un re che diede un banchetto di nozze per suo figlio, e mandò i suoi servi a chiamare quelli che aveva invitati alle nozze, ma essi non volevano venire … altri anzi, presi i servi, li oltraggiarono e li uccisero. Il re, udito ciò, si adirò e mandò le sue truppe a sterminare quegli omicidi e a bruciare le loro città.” (Matteo XXII, 2-3, 6-7).

“Avendo notato un uomo che non era in abito da nozze … il re disse ai servi: ‘Legategli le mani e i piedi e gettatelo fuori nel buio; ivi sarà il pianto e lo stridore di denti’. Perché molti sono i chiamati ma pochi gli eletti.”  (Matteo XXII, 11, 13-14).

“Egli nella sua mano tiene il vaglio e purgherà la sua aia e raccoglierà il suo grano, mentre brucerà la pula in un fuoco che non si estingue.” (Luca III, 17).

“Voglio ricordare a voi, che pure già una volta avete appreso tutto questo, che il Signore, liberato il popolo dalla terra di Egitto, più tardi sterminò quelli che furono increduli, e che mise sotto custodia nel regno delle tenebre per il giudizio del gran giorno, avvinti in catene eterne, gli angeli che non hanno mantenuto la loro dignità, ma hanno abbandonato la propria dimora; così come Sodoma e Gomorra e le città vicine, che allo stesso modo si abbandonarono alla lussuria e ai vizi contro natura, stanno là come esempio, subendo il castigo di un fuoco eterno.” (Giuda, 5-7)

“Ora uscirono nel mondo molti seduttori i quali non professano l’avvento di Gesù Cristo in carne. Eccolo il seduttore e l’anticristo! Badate bene a voi stessi, che non abbiate a perdere ciò che avete operato, ma ne riceviate piuttosto la ricompensa piena… Se qualcuno viene da voi e non reca questa dottrina, non accoglietelo in casa e non dategli il saluto; poiché chi gli rivolge il saluto, si fa socio delle sue opere malvagie.” (II Giovanni 7-8, 10-11).

“Ma ci furono tra il popolo anche falsi profeti; così pure fra voi ci saranno falsi maestri… Il giudizio su di essi già da tempo non sta ozioso e la loro rovina non sonnecchia. Se infatti Iddio non perdonò agli angeli peccatori … se non perdonò al mondo antico, ma solo protesse, con altre sette persone, Noè … se condannò alla catastrofe dell’incenerimento le città di Sodoma e Gomorra … mentre liberò il giusto Lot … [allora ciò] vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare invece per il giorno del giudizio gli iniqui per castigarli… Costoro sono fonti senz’acqua e nubi investite dalla bufera; caligine e tenebre sono loro riservate.” (II Pietro II 1-17 passim).

“E all’angelo della chiesa che è in Pergamo scrivi: ‘…Ho contro di te pochi rilievi: hai costì alcuni che tengono la dottrina di Balaam … hai anche tu alcuni che tengono, allo stesso modo, la dottrina dei Nicolaiti. Ravvediti dunque; se no, vengo a te presto, e combatterò contro costoro con la spada della mia bocca‘”. (Apocalisse II, 12, 14-16).

“E all’angelo della chiesa che è in Tiatira scrivi: ‘… Ho contro di te che lasci fare la donna Jezabel, che si dice profetessa, e col suo insegnamento seduce i miei servi a fornicare e a mangiare carni sacrificate agli idoli; le ho dato tempo affinché si ravvedesse, ma non vuole ravvedersi dalla sua fornicazione; ecco la getto in un letto di doglie, e quanti commettono adulterio con essa in una tribolazione grande, se non si ravvederanno dalle opere di lei; e i figli di lei sopprimerò con la morte…’” (Apocalisse II, 18, 20-23).

“…Ho manifestato il tuo nome agli uomini, che mi hai dato traendoli dal mondo; erano tuoi e li hai dati a me e hanno osservata la tua parola. … Io prego per essi; non prego per il mondo…”. (Giovanni XVII, 6, 9).

“Ecco - dice il Signore - che io vengo presto, e la mia mercede è con me, da rendere a ciascuno in conformità del suo operato. Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine”. Beati quelli che lavano le loro vesti nel sangue dell’agnello, per aver diritto all’albero della vita ed entrare per le porte nella città. Fuori i cani e gli stregoni e i fornicatori e gli omicidi e gli idolatri e ognuno che ama e commette falsità!”. (Apocalisse XX, 12-15).

“Se poi qualcuno non vi riceve e non ascolta la vostra parola … uscite da quella città … in verità vi dico: nel giorno del giudizio saran trattati con minor rigore i paesi di Sodoma e di Gomorra che non quella città.” (Mat. X, 14-15)



 

“Allora Pietro, pervaso di Spirito Santo, rispose loro: «Capi del popolo e anziani, … , rendiamo noto a voi tutti e all’intero popolo di Israele … Egli [Gesù Cristo il Nazareno] è la pietra, disprezzata dai costruttori, diventata capo d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; perché non c’è sotto il cielo un altro nome dato agli uomini per il quale devono essere salvati»” (Atti IV, 8, 10-12)

“Uno solo è Dio e uno solo è il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù che ha dato se stesso in riscatto per tutti.” (1 Tim. II, 5-6)

“In principio era il Verbo 
e il Verbo era presso Dio, 
e il Verbo era Dio. 
Egli era in principio presso Dio. …
In lui era la vita 
e la vita era la luce degli uomini; 
e la luce risplende fra le tenebre, 
e le tenebre non l’hanno ricevuta. …
E il Verbo si è fatto carne 
ed abitò fra di noi 
e noi abbiamo contemplata la sua gloria, 
gloria quale di unigenito del Padre, 
pieno di grazia e di verità. ...
Tutti abbiamo ricevuto dalla pienezza di lui e grazia su grazia. 
Perché la legge venne data per mezzo di Mosè; ma la grazia e la verità per mezzo di Gesù Cristo. 
Nessuno ha mai veduto Dio; 
il Figlio unigenito, 
che sta nel seno del Padre, 
è stato lui a rivelarcelo.” 
(Giov. I, 1-2, 4-5, 14, 16-18)

“Chi vede me vede Colui che mi ha mandato.” (Giov. XII, 45)

“Io sono uscito e vengo da Dio; non sono infatti venuto da me stesso, ma Egli mi ha inviato.” (Giov. VIII, 42)

“A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.” (Mat. XXIIX, 19)

“Io sono la via, la verità e la vita; nessuno va al Padre, se non per me.” (Giov. XIV, 6)

“Io sono la luce del mondo; chi segue me non cammina nelle tenebre ma avrà luce di vita.” (Giov. VIII, 12)

“Io sono la porta. Chi entra per me sarà salvo.” (Giov. X, 9)

“In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore.” (Giov. X, 7)

“Ho altre pecore che non sono di questo ovile; anche quelle bisogna che io raduni, e daranno ascolto alla mia voce e si avrà un solo ovile ed un solo pastore.” (Giov. X, 16)

“E questa è la volontà del Padre che mi ha mandato: che chiunque conosce il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna ed io lo risusciti nell’ultimo giorno.” (Giov. VI, 40)

“Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, sebbene sia morto, vivrà, e chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno.” (Giov. XI, 25-26)

“In verità in verità vi dico: chi crede in me ha la vita eterna.” (Giov. VI, 47)

“In verità in verità vi dico: Chi custodirà la mia parola non vedrà la morte in eterno.” (Giov. VIII, 51)

“Chi crede in me, non crede in me ma in Colui che mi ha mandato. E chi vede me vede Colui che mi ha mandato. Io sono venuto come luce al mondo, affinché chi crede in me non resti fra le tenebre.” (Giov. XII, 44-46)

“Chi non onora il Figlio non onora neanche il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato ha la vita eterna e non incorre nella condanna, ma è passato dalla morte alla vita.” (Giov. V, 23-24)



 

“Non pensate che io sia venuto a portare la pace, ma la spada. Perché sono venuto a mettere in lotta il figlio col padre, la figlia con la madre, la nuora con la suocera; e nemici dell’uomo saranno i suoi familiari. Chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me; e neppure è degno di me chi non prende la sua croce e mi segue. Chi vuol tener conto della sua vita la perderà, e chi perde la vita per cagion mia la ritroverà.” (Mat. X, 34-39)

“Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.” (Mat. XII, 30)

“Ogni pianta non piantata dal Padre mio celeste sarà sradicata.” (Mat. XV, 13)

“Io sono la vite; voi i tralci; chi rimane in me ed io in lui dà molti frutti perché senza di me non potete far nulla. Se qualcuno non rimarrà in me sarà gettato via, come un tralcio che si dissecca, si raccoglie e si butta sul fuoco dove brucia.” (Giov. XV, 5-6).

“Chi pertanto mi riconoscerà dinanzi agli uomini, lo riconoscerò anch’io davanti al Padre mio che è nei cieli; ma chi mi rinnegherà dinanzi agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.” (Mat. X, 32-33)

“Non ti domando di toglierli dal mondo, ma di preservarli dal male. Essi non sono del mondo, come neppur io lo sono. Santificali nella verità; la tua parola è la verità. Come tu hai mandato me nel mondo, così anch’io ve li ho mandati.” (Giov. XVII, 15-18)

“A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e istruite tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare quanto io vi ho comandato. Ed ecco: io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo.” (Mat. XXVIII, 19-20)

“Andate in tutto il mondo e predicate l’Evangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi non crederà sarà condannato.” (Marco XVI, 15-16)

“Chi ascolta voi ascolta me; chi disprezza voi disprezza me; e chi disprezza me disprezza Colui che mi ha mandato.” (Luca X, 16)

“Chi accoglie voi accoglie me; e chi accoglie me accoglie Colui che mi ha mandato.” (Mat. X, 40)
 

“[Paolo] da Mileto mandò ad Efeso e fece venire i presbiteri di quella Chiesa. Quando essi arrivarono a lui disse loro: « … abbiate cura di voi stessi e di tutto il gregge in cui, dallo Spirito Santo, siete stati posti quali ispettori per pascere la Chiesa di Dio che egli si è acquistata col sangue del proprio Figlio …»” (Atti XX, 17-18, 28)
 

“Chi crede in Lui non è condannato; mentre chi non crede è già condannato perché non crede nel nome del Figlio di Dio.” (Giov. III, 18)

“Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; ma chi non crede nel Figlio non vedrà la vita ma gli pesa sul capo l’ira di Dio.” (Giov. III, 36)

“Chi è il mentitore se non colui che nega che Gesù è il Messia? Eccolo l’anticristo! Egli nega il Padre e il Figlio. 
Chi rinnega il Figlio non possiede neppure il Padre; 
chi confessa il Figlio possiede anche il Padre.” 
(1 Giov. II, 22-23)



 

Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, 
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. 
In Lui ci ha prescelti prima della creazione del mondo, 
per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, 
predestinandoci ad essere Suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, 
secondo il beneplacito della Sua volontà, 
e questo a lode e gloria della Sua grazia, che ci ha dato nel Suo Figlio diletto; 
nel quale abbiamo la redenzione mediante il Suo Sangue, 
la remissione dei peccati secondo la ricchezza della Sua grazia.
Egli l’ha abbondantemente riversata su di noi: con ogni sapienza e intelligenza, 
poiché Egli ci ha fatto conoscere il mistero della Sua volontà, 
secondo quanto nella Sua benevolenza aveva in Lui stabilito 
per realizzarlo nella pienezza dei tempi: 
il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del Cielo e quelle della terra.
In Lui siamo stati fatti anche eredi, 
essendo stati predestinati secondo il piano di Colui che tutto opera efficacemente 
secondo la Sua volontà, 
perché noi fossimo a lode della Sua gloria, noi che per primi abbiamo sperato in Cristo.
In Lui anche voi, dopo aver ascoltata la parola della verità, 
il Vangelo della vostra salvezza, 
e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, 
il quale è caparra della nostra eredità, 
in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della Sua gloria. […]
Possa Egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente 
per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, 
quale tesoro di gloria racchiude la Sua eredità fra i santi 
e qual è la straordinaria grandezza della Sua potenza verso di noi credenti 
secondo l’efficacia della Sua forza che Egli manifestò in Cristo, 
quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla Sua destra nei cieli, 
al di sopra di ogni principato e autorità, 
di ogni potenza e dominazione 
e di ogni altro nome che si possa nominare 
non solo nel secolo presente ma anche il quello futuro. 
Tutto infatti ha sottomesso ai Suoi piedi e lo ha costituito su tutte cose a Capo della Chiesa, 
la quale è il Suo Corpo, 
la pienezza di Colui che si realizza interamente in tutte le cose.” 
(Efesini, I 3-14, 18-23).

(ritorna a: Assisi 24 gennaio 2002)



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