Lettera aperta a
Don Christian Bouchacourt

Superiore del Distretto di Francia
della Fraternità San Pio X

di Don Nicolas Pinaud, USML
 
22 maggio 2017




Don Nicolas Pinaud, già della FSSPX, oggi della USML 
fu messo sotto accusa per essere uno dei firmatarii della Lettera aperta a Mons. Fellay dei 37 sacerdoti del Distretto di Francia, e per questo dovette attendere il suo processo per lungo tempo ad Jaidhof (Austria). Alla fine fu condannato pesantemente con l'interdizione di usare i suoi poteri di ordine e giurisdizione, condanna su cui ha tenuto una conferenza.
Il suo appello venne rinviato sine die da Mons. Fellay, a cui inviò una apposita lettera con la quale riprendeva la sua libertà.
Da dopo la riunione del 15 luglio 2014, egli risiede nel centro della Francia, dove esercita il suo ministero; è responsabile per la USML del Centro e del Sud-Est della Francia.

abbenicolaspinaud@gmail.com


Reverendo,

il 10 maggio scorso lei ha informato i suoi confratelli del Distretto di Francia che
«d’accordo con Monsignor Fellay, ho dovuto prendere delle difficili decisioni nei confronti dei confratelli che hanno firmato il documento incriminato. Don de La Rocque è rimosso dall’incarico di «parroco» di Saint-Nicolas du Chardonnet e i sette firmatari sono anch’essi rimossi dal loro incarico di decani. Monsignor Fellay ha nominato Don Vassal al posto di Don de La Rocque

Cos’è successo? Perché Mons. Fellay è ritornato sulla sua prima decisione? Poco importa. Ciò che sappiamo oggi è che Don Puga ha assunto ad interim la funzione di «parroco» di Saint-Nicolas du Chardonnet fino al prossimo 15 agosto.

Ma Don Puga non è uno sconosciuto. Per decenni egli ha insegnato diverse materie al seminario di Ecône (Esegesi, Teologia morale, Diritto Canonico). Quasi tutti i Decani firmatari e non e la grande maggioranza dei sacerdoti del Distretto di Francia sono stati suoi studenti. Lo conoscono tutti e lui conosce tutti. Io credo ben volentieri a Don Puga che «assicura che numerosi confratelli del Distretto» gli hanno fatto conoscere la loro gratitudine per l’iniziativa dei Decani.

D’altronde, io stesso sono in grado di sapere che egli gode di una buona considerazione presso le più alte autorità della FSSPX. Infatti, quando i confratelli incaricati di giudicarmi (Don Quilton, Petrucci e Wuilloud) rifiutarono senza spiegazioni che Don Pivert fosse il mio avvocato, esse mi proposero tre nomi, tra cui scegliere, tra i quali c’era quello di Don Pluga. E la cosa non mi dispiaceva. Don Pluga aveva accettato la difesa di Don Salenave. Se si legge la sua arringa del 1 maggio 2013, negli atti del processo a pp. 89-96, si trova un piccolo monumento d’intelligenza, di finezza e anche di coraggio.

Il 3 giugno seguente, da Jaidhof, io lo chiamai pieno di speranza, per affidargli la mia difesa. Le sue prime parole furono le seguenti: «Con tutto il cuore con te!». Credetemi, questo tura su il morale dopo 85 giorni di esilio.

Ma lui si rifiutò di accettare la mia richiesta, per diversi motivi che l’onorano, tra cui il seguente: riteneva ingiusto rimpiazzare Don Pirvet, che egli giudicava più competente di lui stesso per essere stato per dieci anni il provato canonista del Distretto di Francia: «Non posso accettare perché è una discriminazione»!, mi disse.

Come giudica, Don Puga, la dichiarazione dei decani? Io potevo supporlo, ma non avevo alcun elemento fino a Domenica scorsa, quando un fedele mi ha trasmesso una copia della sua lettera del 7 maggio scorso.

La sua lettura non mi ha sorpreso. Vi ho riconosciuto la libertà di spirito del mio vecchio professore di seminario. E’ una lezione di buon gusto; e non ho dubbi che fortifichi più di un confratello. Questa lettera mi ha fatto pensare ad alcune delle lettere di Don Moulin-

Si può pensare, Signor Superiore del Distretto, che lei non conoscesse questa lettera? Se così fosse, si dovrebbe pensare ad un suo isolamento parecchio inquietante.

Nella sua lettera del 10 maggio ai sacerdoti del Distretto, lei scrive: «Il testo diffuso presenta certo degli errori, delle insufficienze, ma se fosse stato proposto con lealtà prima della pubblicazione sia al distretto sia alla Casa Generalizia, avrebbe meritato di essere studiato ed emendato…».

Tre giorni prima, Don Puga, «come sacerdote del Distretto», scriveva che aveva letto questa lettera «con attenzione» e riteneva che la sua «argomentazione, vera, precisa, piena di fede e molto ben sostenuta canonicamente, rassicurerà e calmerà» i fedeli. «Io ho particolarmente apprezzato la conclusione delle vostra lettera…».
Senza dubbio, il vecchio professore era fiero del lavoro dei suoi vecchi seminaristi!…

Io non insisto, ho troppa paura di essere spregiativo, e questa è ben lungi dall’essere la mia intenzione, ma mi permetta un’ultima parola prima di salutarla:
Lei ha prontamente rimosso Don de La Rocque per rimpiazzarlo con Don Pluga?
Ha sanzionato Don de La Rocque per rimpiazzarlo con un confratello che si era felicitato con lui e con i sei Decani per la dichiarazione?
Perché non ha mantenuto Don de La Rocque al suo posto?

L’ultimo Cor unum, n. 116 del marzo 2017, annuncia che verrà compilata una scheda di valutazione annua per ogni membro della FSSPX. Che scriverà in quella di Don Piga? E cosa scriverà nella sua ?

No, decisamente, i giuochi sono fatti.

Dalla Francia, il
22 mai 2017

Don Nicolas PINAUD
Condannato sospeso a divinis dal tribunale della Fraternità
par un tribunal de la FSSPX
per aver impedito la pubblicazione di errori di ortografia.




maggio 2017

Ritorna a Documenti
Ritorna alla Resistenza cattolica