secondo l'Ordo Missae in vigore prima
della attuale riforma liturgica
[Missale Romanum promulgato con Decreto della Congregazione
dei Sacri Riti del 23 giugno 1962,
giusto il Motu Proprio Rubricarum instructum del Sommo Pontefice
Giovanni XXIII del 23 luglio 1960]
(PARTE ISTRUTTIVA:
PREGHIERE AI PIEDI DELL'ALTARE,
CONFITEOR, INCENSAMENTO DELL'ALTARE
KYRIE, GLORIA, EPISTOLA,
VANGELO, OMELIA)
[Le parti esplicative e le indicazioni per i fedeli, tutte derivate
dalle Rubricae Generales Missalis Romani,
sono relative alla celebrazione della Santa Messa solenne (come si
celebra la Domenica);
indicazioni specifiche si troveranno nel corso del testo laddove si
è ritenuto opportuno fornire qualche chiarimento supplementare.]
[Tutte le parti della S. Messa che vanno recitate o cantate dal ministro
e dai fedeli sono in neretto e precedute dalla lettera M -]
[Per la versione italiana del testo latino abbiamo utilizzato la traduzione
di S. Bertola e G. Destefani,
che ha accompagnato per molti lustri i Messali bilingue usati
largamente dai fedeli fin dall'800:
in particolare il Messale Romano bilingue col commento del Padre D.
G. Lefebvre, O. S. B.,
già presentato dal Card. Fossati, Arcivescovo di Torino, nel
1936 e ristampato fino al 1960]
.
.
A causa della lunghezza, abbiamo suddiviso il testo in varie parti:
1) Preparazione alla S. Messa
2) Preparazione dell'acqua benedetta
3) Aspersione
4) Ordinario: parte istruttiva: dal Salmo
42 all'Omelia
5) Ordinario: parte sacrificale: Credo,
Offertorio
6) Ordinario: parte sacrificale: Prefazio,
Canone
7) Ordinario: parte ecclesiale: Comunione,
congedo, Ultimo Vangelo
8) Preghiere ai piedi dell’Altare dopo
la S. Messa letta
9) Ringraziamento dopo la S. Messa
ORDINARIO DELLA S. MESSA
PARTE ISTRUTTIVA
.
.
Preghiere ai piedi dell'Altare
Confíteor
Incensamento dell'Altare
Kyrie
Gloria
Epistola
Vangelo
Omelia
.
.
I fedeli entrano in chiesa per tempo, per prepararsi spiritualmente
ad assistere ai Santi Misteri.
Si entra in chiesa abbigliati decorosamente, in rispetto del luogo
sacro.
Le donne si còprano il capo (I Corinti, 11, 1-16)
Le núbili usano un velo bianco o chiaro, le maritate un velo
nero o scuro.
Entrando in chiesa ci si inginocchia e ci si segna +
con
l'acqua benedetta.
È un sacramentale che cancella i peccati veniali, mediante la
contrizione che súscita in noi.
.
.
Il ministro, cioè colui che deve servire
la S. Messa, aiuta il Sacerdote a vestirsi in sacrestia, poi prende il
Messale e precede il sacerdote all'Altare; qui fa la genuflessione insieme
a lui, poi va a deporre il Messale sul legío, al lato dell'Epístola,
quindi va al lato del Vangelo, genuflettendo mentre passa in mezzo all'Altare,
e si inginocchia in piano.
Se il Sacerdote ha eseguito l'aspersione, si spoglia
del piviale e dà inizio alla S. Messa: recitando le preghiere ai
piedi dell'Altare.
Rivolto all'Altare, in piedi, congiunge le mani,
le allarga, le ricongiunge, si inchina profondamente o si inginocchia se
nell'Altare è presente il tabernacolo col SS. Sacramento, si rialza
e incomincia, ad alta voce, col Segno della Croce.
I fedeli si inginocchiano, si segnano +
col
Sacerdote e quindi dialogano con lui il Salmo 42. |
Orationes sub infimum gradum altaris
.
S - In nómine Patris +
et Filii et Spíritus Sancti.
M - Amen.
.
Psalmus 42
(In Missis defunctorum, et in Missis de Tempore
a dominica I Passionis usque ad feriam V in Cena Domini inclusive, omittitur
psalmus Iudica me, sed solum dicitur: Introibo et Adiutorum)
.
Antiphona
S - Introíbo
ad altáre Dei.
M - Ad Deum qui
laetíficat iuventútem meam.
.
Psalmus 42, 1-5.
S - Iúdica
me, Deus, et discérne causam meam de gente non sancta: ab hómine
iniquo, et dolóso érue me.
M - Quia tu es,
Deus, fortitúdo mea: quare me repulísti, et quare tristis
incédo, dum afflígit me inimícus?
.
S - Emítte
lucem tuam et veritátem tuam: ipsa me deduxérunt et adduxérunt
in montem sanctum tuum, et in tabernácula tua.
M - Et introíbo
ad altáre Dei: ad Deum qui laetíficat iuventútem meam.
S - Confitébor
tibi in cíthara, Deus, Deus meus; quare tristis es, ánima
mea, et quare contúrbas me?
M - Spera in
Deo, quóniam adhuc confitébor illi: salutare vúltus
mei, et Deus meus.
S - Glória
Patri et Fílio et Spirítui Sancto.
M - Sicut erat
in princípio et nunc et semper, et in saécula sæculórum.
Amen.
.
Antiphona
S - Introíbo
ad altáre Dei.
M - Ad Deum qui
laetíficat iuventútem meam.
.
(Sacerdos signat se, dicens:)
S - Adiutórium
nostrum +
in nómine Dómini.
M - Qui fécit
cœlum et terram.
.
(Sacerdos, iunctis manibus, profunde inclinatus
facit confessionem)
.
S - Confíteor
Deo omnipoténti, Beátae Maríae …
.
(Ministri respondent)
M - Misereátur
tui omnípotens Deus, et dimíssis peccátis tuis, perdúcat
te ad vitam aetérnam.
.
(Sacerdos erigit se, dicens:)
S - Amen.
.
.
(Ministri repetunt confessionem)
M - Confíteor
Deo omnipoténti, beátæ Maríæ semper Vírgini,
beáto Michaéli Archángelo, beáto Joánni
Baptístae, sanctis Apóstolis Petro et Paulo, ómnibus
Sánctis et tibi, pater: quia peccávi nimis cogitatíone,
verbo et ópere:
(percutit sibi pectus ter, dicens)
mea culpa, mea culpa, mea máxima culpa.
Ideo precor beátam Maríam semper Vírginem, beátum
Michaélem Archángelum, beátum Joánnem Baptistám,
Sanctos Apóstolos Petrum et Paulum, ómnes Sanctos, et te,
pater, oráre pro me ad Dóminum Deum nostrum.
.
(Sacerdos, iunctis manibus, facit absolutionem,
dicens:)
.
S - Misereátur
vestri omnípotens Deus, et dimíssis peccátis vestris
perdúcat vos ad vitam aetérnam.
M - Amen.
.
(Sacerdos signat se signo crucis, dicens:)
S - Indulgéntiam,
+
absolutiónem, et remissiónem peccatórum nostrórum,
tríbuat nobis omnípotens et miséricors Dóminus.
.
M. - Amen.
.
(Sacerdos, inclinatus, prosequitur)
S - Deus, tu convérsus
vivificábis nos.
M - Et plebs
tua laetábitur in te.
S - Osténde
nobis, Dómine, misericórdiam tuam.
M - Et salutáre
tuum da nobis.
S - Dómine,
exáudi oratiónem meam.
M - Et clámor
meus ad te véniat.
S - Dóminus
vobiscum.
M - Et cum spíritu
tuo.
.
(Sacerdos, extendens ac iungens manus, clara
voce dicit:)
S - Orémus.
.
(I fedeli si alzano e rimangono in piedi)
.
(Sacerdos, ascendens ad altare et dicit secreto:)
.
Aufer a nobis, quaésumus,
Dómine, iniquitátes nostras: ut ad sancta sanctórum
puris mereámur méntibus introíre. Per Christum Dóminum
nostrum. Amen.
.
(Sacerdos, manibus iunctis super altare, inclinatus
dicit:)
Orámus te,
Dómine, per mérita Sanctórum tuórum
(osculatur altare in medio)
quórum relíquiae hic sunt, et omnium
Sanctórum: ut indulgére dignéris ómnia peccata
mea. Amen.
.
.
Incensatio altaris
(In Missa solemni sacerdos, antequam incipiat
antiphonam ad Introitum, incensat altare)
.
(Diaconus, parum inclinatus versum sacerdotem,
dicit:)
Benedícite,
pater reverénde
.
(Sacerdos benedicit incensum, dicens:)
Ab illo bene+dicáris,
in cuius honore cremáberis. Amen.
.
(Sacerdos, accepto turibolo a diacono, et facta
Cruci profunda reverentia, eam ter incensat, nihil dicens, et , facta iterum
Cruci reverentia, incensat altare, nihil dicens)
.
(Diaconus, recepto turibolo a sacerdote, incensat
illum tantum)
.
.
(Sacerdos, accedit ad cornu Epistolae et, signans
se signo crucis, intelligibili voce incipit antiphonam ad Introitum:
qua finita, iunctis manibus, accedit ad medium altaris et, alternatim cum
ministris, dicit:) |
Preghiere ai piedi dell'Altare
.
S - Nel nome del Padre +
e del Figlio e dello Spirito Santo.
M - Cosí sia.
.
Salmo 42
(Il Salmo Iudica me si omette nelle SS. Messe del Tempo, dalla
I Domenica di Passione fino al Giovedí Santo incluso, nonché
nelle SS. Messe dei defunti, si dice solo l'Introibo e l'Adiutorum)
.
Antifona
S - Mi accosterò all'altare di Dio.
M - Al Dio che allieta la mia giovinezza.
.
Salmo 42, 1-5.
S - Fammi giustizia, o Dio, e difendi la
mia causa da gente malvagia: liberami dall'uomo iniquo e fraudolento.
M - Tu sei la mia forza, o Dio; perché mi respingi?
e perché devo andare cosí triste sotto l'oppressione
del nemico?
S - Degnami del tuo favore e della tua grazia, onde mi guídino
e mi conducano al tuo santo monte, e ai tuoi tabernacoli.
M - Mi accosterò all'altare di Dio, al Dio che allieta
la mia giovinezza.
S - Te loderò sulla mia cetra, o Dio, Dio mio; perché
sei tu triste, o anima mia? perché mi turbi?
M - Spera in Dio, perché ancora potrò lodarlo, Lui
che è la salvezza mia e il mio Dio.
S - Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
M - Come era in principio, e ora, e sempre, e nei secoli dei secoli.
Cosí sia.
.
Antifona
S - Mi accosterò all'altare di Dio.
M - Al Dio che allieta la mia giovinezza.
.
(Il sacerdote si segna, e anche i fedeli)
S - Il nostro aiuto +
è nel nome del Signore.
M - Che ha fatto il cielo e la terra.
.
(Il sacerdote, congiunte le mani, si inchina profondamente e récita
il Confíteor, invocando la testimonianza di tutta la Chiesa)
S - Confesso a Dio onnipotente, alla beata Maria …
.
(I fedeli invocano sul sacerdote la misericordia di Dio)
M - Dio onnipotente, abbia pietà di te, e, perdonati i tuoi
peccati, ti conduca alla vita eterna.
.
(Il sacerdote si alza e dice:)
S - Cosí sia.
.
.
(I fedeli, profondamente inchinati, ripetono la confessione)
M - Confesso a Dio onnipotente, alla beata sempre Vergine Maria,
al beato Michele Arcangelo, al beato Giovanni Battista, ai Santi Apostoli
Pietro e Paolo, a tutti i Santi e a te, o padre, di aver molto peccato,
in pensieri, parole ed opere:
(ci si batte il petto per tre volte)
per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa. E perciò
supplico la beata sempre Vergine Maria, il beato Michele Arcangelo, il
beato Giovanni Battista, i Santi Apostoli Pietro e Paolo, tutti i Santi,
e te, o padre, di pregare per me il Signore Dio nostro.
.
(Il sacerdote, congiunte le mani, domanda a Dio di perdonare i nostri
peccati)
S - Dio onnipotente abbia pietà
di voi e, rimessi i vostri peccati, vi conduca alla vita eterna.
M - Cosí sia.
.
(Il sacerdote si segna e chiede a Dio, per sé e per tutti, l'assoluzione)
S - Il Signore onnipotente e misericordioso
+
(facciamo un segno di croce) ci accordi il perdono, l'assoluzione
e la remissione dei nostri peccati.
M - Cosí sia.
.
(Il sacerdote, inchinato, prosegue)
S - Volgendoti a noi, o Dio, ci farai vivere.
M - E il tuo popolo si rallegrerà in Te.
S - Mostraci, o Signore, la tua misericordia.
M - E da' a noi la tua salvezza.
S - O Signore, esaudisci la mia preghiera.
M - E il mio grido giunga fino a Te.
S - Il Signore sia con voi.
M - E con lo spirito tuo.
.
(Allargando e congiungendo mani, il sacerdote dice a voce alta)
S - Preghiamo.
.
(I fedeli si alzano e rimangono in piedi)
.
(Il sacerdote salendo all'Altare, a voce bassa, domanda ancora la purificazione
dei peccati)
Togli da noi, o Signore, le nostre iniquità:
affinché con ànimo puro possiamo entrare nel Santo dei Santi.
Per Cristo nostro Signore. Cosí sia.
.
(Quindi, congiunte le mani sopra l'Altare, inchinato, dice:)
Ti preghiamo, o Signore, per i mériti
dei tuoi Santi
(bacia l'Altare nel mezzo)
dei quali son qui le relíquie, e di tutti i tuoi Santi: affinché
ti degni di perdonare tutti i miei peccati. Cosí sia.
.
.
Incensamento dell'Altare
(Nella S. Messa solenne il sacerdote, prima di iniziare l'antifona
dell'Introito, incensa l'Altare)
.
(Il diacono - o il ministro - un po' inchinato verso il sacerdote,
dice:)
Benedite, reverendo padre
.
(Il sacerdote benedice l'incenso, dicendo:)
Sii bene+detto
da Colui in onore del quale sarai bruciato. Cosí sia.
.
(Il sacerdote, ricevuto il turíbolo, fa una profonda riverenza
alla Croce e, in silenzio, la incensa per tre volte; quindi, fatta
ancora una profonda riverenza alla Croce, in silenzio incensa l'Altare)
.
(Il diacono - o il ministro - ricevuto il turíbolo dal sacerdote,
incensa solo lui)
.
(Il sacerdote, portatosi al lato dell'Epistola, si segna e legge a
voce alta l'antifona dell'Introito; finita la quale si reca a mani
giunte in mezzo all'Altare e, alternandosi con il ministro e i fedeli,
dice:)
. |
.
L'Introito fa parte del Proprio della
S. Messa (che qui non è riportato)
I fedeli, alternandosi col sacerdote, cantano
in piedi la Litania e il Gloria, inchinandosi e segnandosi
insieme al sacerdote |
.
Il Kyrie, fin dai primi tempi della Chiesa,
ha mantenuto la sua forma greca a perenne ricordo
dell'Unam, Sanctam, Catholicam et Apostolicam
Ecclesiam
.
.
Litaniae
(A Kyrie ad Collectae)
.
S - Kyrie, eléison.
M - Kyrie, eléison.
S - Kyrie, eléison.
M - Christe,
eléison.
S - Christe, eléison.
M - Christe,
eléison.
S - Kyrie, eléison.
M - Kyrie, eléison.
S - Kyrie, eléison.
.
(Sacerdos, in medio altaris extendens et iungens
manus, caputque aliquantulum inclinatus, dicit:)
.
.
Gloria
(Non dicitur Gloria in Missis de Tempore ab Dominica
prima Adventus usque ad vigiliam Nativitatis Domini inclusive, et ab Dominica
in Septuagesima usque ad feriam IV Hebdomadae sanctae inclusive, et in
Missis defunctorum)
.
Glória in excélsis Deo
Et in terra pax homínibus bonae voluntátis.
Laudámus te.
Benedícimus te.
(caput inclínat)
Adorámus te.
Glorificámus te.
(caput inclínat) Grátias
ágimus tibi propter magnam glóriam tuam.
Dómine Deus, Rex coeléstis,
Deus Pater omnípotens.
Dómine, Fili unigénite (caput
inclínat) Iesu Christe.
Dómine Deus, Agnus Dei, Filius Patris.
Qui tollis peccáta mundi, miserére
nobis.
Qui tollis peccáta mundi, (caput
inclínat) súscipe deprecatiónem
nostram.
Qui sedes ad déxteram Patris, miserére
nobis.
Quóniam tu solus Sanctus.
Tu solus Dóminus.
Tu solus Altíssimus,(caput
inclínat)Iesu Christe.
Cum sancto Spiritu +
(seípsum
signat) in glória Dei Patris.
Amen.
.
(Sacerdos, osculatur altare in medio, et versus
ad populum dicit:)
S - Dóminus
vobíscum.
M - Et cum spíritu
tuo.
.
S - Oremus.
.
Collectae
(Sacerdos orationes, unam aut plures, ut Ordo Officii postulat, dicit)
.
.
S - Per ómnia
saécula saeculórum.
M - Amen. |
Litanie
(Dal Kyrie alle Collette)
.
S - Signore, abbi pietà.
M - Signore, abbi pietà.
S - Signore, abbi pietà.
M - Cristo, abbi pietà.
S - Cristo, abbi pietà.
M - Cristo, abbi pietà.
S - Signore, abbi pietà.
M - Signore, abbi pietà.
S - Signore, abbi pietà.
.
(Il sacerdote, in mezzo all'Altare, allargando e congiungendo le mani,
col capo un po' inchinato, dice:)
.
.
Gloria
(Non si dice il Gloria: nelle SS. Messe del Tempo, dalla I Domenica
di Avvento fino alla Vigilia di Natale inclusa, dalla Domenica di Settuagesima
fino al mercoledí della Settimana Santa incluso, e nelle SS. Messe
dei defunti)
.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli.
E pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi Ti lodiamo.
Ti benediciamo.
(chiniamo il capo) Ti adoriamo.
Ti glorifichiamo.
(chiniamo il capo) Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.
Signore Iddio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio unigenito, (chiniamo il capo) Gesú Cristo.
Signore Iddio, Agnello di Dio, Figlio del Padre.
Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati del mondo, (chiniamo il capo)
accogli
la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Poiché Tu solo il Santo.
Tu solo il Signore.
Tu solo l'Altissimo, (chiniamo il capo) Gesú
Cristo.
Con lo Spirito Santo +
(ci segnamo) nella gloria di Dio Padre.
Cosí sia.
.
(Il sacerdote, baciato l'Altare in mezzo, si volge ai fedeli e dice:)
S - Il Signore sia con voi.
M - E con il tuo spirito.
.
S - Preghiamo.
.
Collette
(Il sacerdote recita le orazioni, una o piú come richiesto dall'Ordine
dell'Ufficio; e poi conclude:)
.
S - Per tutti i secoli dei secoli.
M - Cosí sia. |
.
La Colletta (composta da una o piú
orazioni) fa parte del Proprio della S. Messa (che qui non è riportato)
I fedeli si siedono per ascoltare la lettura dell'Epistola.
L'Epistola fa parte del Proprio della S.
Messa (che qui non è riportato) |
.
Epistola
(Sacerdos, positis super librum vel super altare manibus, ita ut palmae
librum tangant, vel (ut placuerit) librum tenens, legit Epistolam intellegibili
voce)
.
Lectio Epistolae Beati…
………
M - Deo grátias. |
Epistola
(Il sacerdote, poste le mani sul Messale, o sull'Altare, ma in modo
che le palme tòcchino il Messale, oppure (se ritiene) tenendo il
Messale, legge l'Epistola a voce alta)
.
Lettura della Lettera del beato…
………
M - Rendiamo grazie a Dio. |
.
Dopo l'Epistola si recita o si canta il
Graduale
(sostituito nel Tempo Pasquale dall'Alleluia), seguito dall'Alleluia
(sostituito dopo la Settuagesima dal Tratto), si canta anche la
Sequenza
ove previsto dall'Ordo Officii.
Ultimata la recita o il canto del Graduale e
dell'Alleluia, il Sacerdote si accinge alla lettura o al canto del Vangelo.
Se la S. Messa viene celebrata con l'assistenza
del Diacono, è quest'ultimo che canta il Vangelo.
Il Graduale, l'Alleluia, il Tratto, la Sequenza
e il Vangelo fanno parte del Proprio della S. Messa (che qui non è
riportato).
Per lettura del Vangelo i fedeli si alzano al
saluto del Sacerdote o del Diacono. |
.
.
Evangelium
(cum diaconum)
.
(Sacerdos in medio altaris exspectat donec subdiaconus
missale in latere Evangelii collocaverit et diaconus librum Evangeliorum
in medio altaris deposuerit; deinde incensum imponit et benedicit more
solito. Postea diaconus, genuflexus in supremo gradu inclinatus dicit:)
D - Munda
cor meum, ac lábia mea, omnípotens Deus, qui lábia
Isaiae prophétae cálculo mundásti igníto; ita
me tua grata miseratióne dignáre mundáre, ut sanctum
Evangélium tuum digne váleam nuntiáre. Per Christum
Dóminum nostrum. Amen.
.
.
(Diaconus, accipiens librum Evangeliorum de altari,
petit benedictionem a sacerdos similiter genuflexus in superiori gradu
altaris)
D - Iube,
Dómne, benedícere.
.
(Sacerdos dicit:)
S - Dóminus
sit in corde tuo et in lábiis tuis: ut dígne et competénter
annúnties Evangélium suum: in nómine Patris, et Fílii,
+
et
Spíritus Sancti. Amen.
.
(Diaconus, osculata sacerdotis manu, praecedentibus
thuriferario, et duobus acolytis cum candelabris accensis, vadit cum subdiaconum
a sinistris ad locum Evangelii, ubi, subdiacono librum tenente, medio inter
duo acolytos tenentes candelabra accensa, dicit:)
.
D - Dóminus
vobiscum.
.
(Fideles surgunt et dicunt:)
M - Et cum spíritu
tuo.
.
D - +
Sequéntia
(vel inítium) sancti Evangélii secúndum…
(Diaconus, cum dicit: Sequentia… signat librum
in principio Evangelii, et se in frontem, os et pectus: postea ter librum
incensat, hoc est, in medio, a dexteris, et a sinistris, et prosequitur
Evangelium, iunctis manibus)
.
(Fideles pariter se signant, et dicunt:)
.
M - +
Glória
tibi, Dómine.
.
(Fideles, finito Evangelio, dicunt:)
M - Laus tibi
Christe.
.
(Finito Evangelio subdiaconus defert librum sacerdoti,
qui, osculatur principium Evangelii, dicens:)
S - Per evangélica
dicta deleántur nostra delícta.
.
(Et sacerdos a diacono ter incensatur)
.
.
Evangelium
(sine diacono)
.
(Sacerdos in medio altaris exspectat donec minister
missale in latere Evangelii collocaverit, ibique stans iunctis manibus
ante pectum, levatisque ad Deum oculis, et statim demissis, tum profunde
inclinatus, dicit secreto:)
S - Munda
cor meum, ac lábia mea, omnípotens Deus, qui lábia
Isaiae prophétae cálculo mundásti igníto; ita
me tua grata miseratióne dignáre mundáre, ut sanctum
Evangélium tuum digne váleam nuntiáre. Per Christum
Dóminum nostrum. Amen.
.
.
S - Iube,
Dómne, benedícere.
.
S - Dóminus
sit in corde meo et in lábiis meis: ut dígne et competénter
annúntiem Evangélium suum. Amen.
.
(Sacerdos, quibus dicit, vadit ad librum missalis,
ubi stans versus illum, iunctis manibus ante pectus, dicit intellegibili
voce:)
S - Dóminus
vobiscum.
.
(Fideles surgunt et dicunt:)
M - Et cum spíritu
tuo.
.
(Deinde pollice dexterae manus signo crucis signat
primo librum super principio Evangelii, quod est lecturus, postea seipsum
in fronte, ore, et pectore, dicens:)
S - +
Sequéntia
(vel inítium) sancti Evangélii secúndum…
.
(Fideles pariter se signant, et dicunt:)
.
M - +
Glória
tibi, Dómine.
.
(Fideles, finito Evangelio, dicunt:)
M - Laus tibi
Christe.
.
(Finito Evangelio sacerdos, osculatur principium
Evangelii, dicens:)
.
S - Per evangélica
dicta deleántur nostra delícta. |
Vangelo
(col diacono)
.
(Il sacerdote, posto in mezzo all'Altare, aspetta che il suddiacono
- o il ministro - ponga il Messale dal lato del Vangelo, e che il diacono
còllochi l'Evangeliario in mezzo all'Altare; quindi benedice l'incenso
com'è d'uso. Il diacono, genuflesso sul gradino piú alto
dell'Altare, dice:)
D - Mondami il cuore e le labbra, o Dio
onnipotente, che mondasti con acceso carbone le labbra del profeta Isaia;
con la tua benigna misericordia degnati di mondarmi in modo che io possa
annunziare degnamente il tuo santo Vangelo. Per il Cristo nostro Signore.
Cosí sia.
.
(Il diacono, preso l'Evangeliario dall'Altare, chiede la benedizione
al sacerdote, sempre genuflesso sul gradino piú alto dell'Altare)
.
D - Degnati, o Signore, di benedirmi.
.
(Il sacerdote dice:)
S - Il Signore ti sia nel cuore e sulle
labbra, affinché in modo degno e conveniente tu annunzii il suo
Vangelo. Nel nome del Padre e del Figlio +
e
dello Spirito Santo. Cosí sia.
.
(Il diacono, baciata la mano del sacerdote, e preceduto dal turiferario
e da due accoliti con i candelabri accesi, si reca col suddiacono - o col
ministro - sulla sinistra del presbiterio, dal lato del Vangelo: qui, mentre
il suddiacono - o il ministro - , posto in mezzo ai due accoliti con i
candelabri accesi, tiene l'Evangeliario, dice:)
D - Il Signore sia con voi.
.
(I fedeli si alzano e rispondono:)
M - E con il tuo spirito.
.
D - +
Séguito (o Inizio) del santo Vangelo secondo …
(Il diacono, mentre dice: Séguito…, segna l'Evangeliario all'inizio
del Vangelo e sé stesso sulla fronte, sulle labbra e sul petto;
quindi incensa tre volte l'Evangeliario: in mezzo, a destra e a sinistra;
poi prosegue la lettura o il canto del Vangelo a mani giunte)
.
(I fedeli si segnano anch'essi, sulla fronte, sulle labbra e sul petto,
e rispondono:)
M - + Gloria a
Te, o Signore.
.
(Finita la lettura o il canto del Vangelo, i fedeli dicono:)
M - Lode a Te, o Cristo.
.
(Finita la lettura o il canto del Vangelo, il suddiacono - o il ministro
- porta l'Evangeliario dal sacerdote, che lo bacia e dice:)
S - Per questi evangelici detti siano perdonati i nostri peccati.
.
(Quindi il diacono incensa per tre volte il sacerdote)
.
.
Vangelo
(senza diacono)
.
(Il sacerdote, posto in mezzo all'Altare, aspetta che il ministro ponga
il Messale dal lato del Vangelo, rimanendo lí, congiunge le mani
sul petto, alza gli occhi a Dio e, riabbassandoli, profondamente inchinato,
a voce bassa dice:)
S - Mondami il cuore e le labbra, o Dio
onnipotente, che mondasti con acceso carbone le labbra del profeta Isaia;
con la tua benigna misericordia degnati di mondarmi in modo che io possa
annunziare degnamente il tuo santo Vangelo. Per il Cristo nostro Signore.
Cosí sia.
.
S - Degnati, o Signore, di benedirmi.
.
S - Il Signore mi sia nel cuore e sulle
labbra: affinché in un modo degno e conveniente io annunzii il suo
Vangelo. Cosí sia.
.
(Detto questo, il sacerdote va al Messale e, rimanendovi rivolto, dice
a voce alta:)
S - Il Signore sia con voi.
.
(I fedeli si alzano e rispondono:)
M - E con il tuo spirito.
.
(Quindi il sacerdote, col pollice della mano destra, traccia un segno
di croce, prima sul Messale, all'inizio del Vangelo che si deve leggere,
poi su sé stesso: sulla fronte, sulle labbra e sul petto, dicendo:)
S - +
Séguito (o Inizio) del santo Vangelo secondo …
.
(I fedeli si segnano anch'essi, sulla fronte, sulle labbra e sul petto,
e rispondono:)
M - + Gloria a
Te, o Signore.
.
(Finita la lettura o il canto del Vangelo, i fedeli dicono:)
M - Lode a Te, o Cristo.
.
(Finita la lettura o il canto del Vangelo, il sacerdote bacia il Messale
all'inizio del Vangelo e dice:)
S - Per questi evangelici detti siano perdonati i nostri peccati. |
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Omelia
Ultimata la lettura o il canto del Vangelo, il
Sacerdote si reca sul pulpito o all'ambone per effettuare l'Omelia,
la quale verterà sui passi della sacra Scrittura appena letti.
I fedeli si siedono per ascoltare l'Omelia del
sacerdote.
Prima di offrire sulla Croce il suo Sacrificio
per la Redenzione degli uomini,
Gesú insegnò loro, durante la sua
vita pubblica, la dottrina del Padre.
Prima di essere santificatore e sacrificatore
in persona Christi, il Sacerdote nella S. Messa è dottore e
si fa eco della parola del Maestro.
Il pane della dottrina evangelica e il Pane dell'Eucarestia
sono il duplice nutrimento che la Chiesa dà ai suoi figli
riuniti intorno
all'Altare del Sacrificio.
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Questa prima parte della S. Messa (compresa
l'Omelia) è detta anche "Messa dei catecúmeni",
poiché un tempo potevano assistere anche
coloro che, aspirando a diventare cristiani, seguívano il catacumenato
o l'insegnamento:
per questo ancora oggi essa si chiama "Parte
Istruttiva".
L'istruzione, composta dalle Letture e dalla
"Predica", serve, come un tempo, anche all'edificazione dei fedeli.
I Catecúmeni, non essendo ancora battezzati,
non erano dei veri discepoli di nostro Signore Gesú Cristo;
quindi non potevano essere ammessi alla seconda
parte della S. Messa: che è composta
dalla récita o dal canto del Simbolo degli
Apostoli: il Credo,
e dalla celebrazione dei Santi Misteri: il Sacrificio.
Non essendo ancora veri discepoli di Cristo,
non potevano pronunciare la professione di Fede: il Credo,
e non potevano assistere al rinnovamento del
Sacrificio della Croce.
Dopo la "Predica" essi si allontanavano e uscivano
dalla Chiesa.
I fedeli si disponevano col raccoglimento ad assistere
degnamente alla riattualizzazione del Sacrificio della Croce
e al mistero terribile della manifestazione del
Figlio di Dio che si presenta in ogni S. Messa, con la Transustanziazione,
in Corpo, Sangue, Anima e Divinità, sotto
le specie del Pane e del Vino consacrati per mezzo del sacerdote che agisce
come alter Christus.
Nella seconda parte della S. Messa ha termine
la comprensione razionale dei fedeli, ed essi si accingono ad assistere
in assoluto silenzio
al Mistero imperscrutabile della Fede: reverenti,
muti, intimoriti e sottomessi;
mentre si schiudono le porte dei Cieli e la Chiesa
Trionfante, con la Chiesa Purgante, partecipano alla Sacra Liturgia
della Chiesa Militante e Orante insieme
a tutte le Schiere dei nove Cori Angelici;
poiché la Sacra Liturgia della S. Chiesa
è tutt'uno con la Sacra Liturgia celeste perché si canti
in eterno la Gloria dell'Altissimo.
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SEGUE:
5) Ordinario: parte sacrificale: Credo,
Offertorio
6) Ordinario: parte sacrificale: Prefazio,
Canone
7) Ordinario: parte ecclesiale: Comunione,
congedo, Ultimo Vangelo
8) Preghiere ai piedi dell’Altare dopo
la S. Messa letta
9) Ringraziamento dopo la S. Messa
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