Tempo di ripasso

Appunti di catechismo a cura di G. L. G.
 
 

9.5.3   La Chiesa è il mezzo esterno di comunicazione della Grazia salvatrice (Denz. G 6a)
In questo paragrafo mettiamo in evidenza come Nostro Signore ha inteso servirsi della Chiesa gerarchica come di mezzo esterno, ordinario, fisico e visibile per comunicare la Grazia salvifica agli uomini.
Riallacciandoci a quanto detto nel paragrafo 8.4.2 (I Sacramenti in generale) ricordiamo che un sacramento è una cosa visibile che significa e produce un effetto invisibile soprannaturale: conferisce o aumenta la grazia. In questo senso, siccome la Chiesa è quella realtà visibile che significa e produce l’unità di tutti i suoi membri in Cristo, si può dire anche che la Chiesa è universale sacramento di salvezza.

Per prima cosa riferiamoci ad alcuni passi della Sacra Scrittura particolarmente significativi nel loro insieme:

A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e istruite tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare quanto io vi ho comandato. Ed ecco: io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo.” (Mat. XXVIII, 19-20)
Andate in tutto il mondo e predicate l’Evangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi non crederà sarà condannato.” (Marco XVI, 15-16)
Non ti domando di toglierli dal mondo, ma di preservarli dal male. Essi non sono del mondo, come neppur io lo sono. Santificali nella verità; la tua parola è la verità. Come tu hai mandato me nel mondo, così anch’io ve li ho mandati.” (Giov. XVII, 15-18)
Gesù allora soggiunse: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi». Detto questo soffiò sopra di essi e disse: «Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi; e saranno ritenuti a chi li riterrete».”  (Giov. XX, 21-23)
Questo è il mio corpo che viene dato per voi; fate questo in memoria di me” (Luca XXII, 19)
Chi ascolta voi ascolta me; chi disprezza voi disprezza me; e chi disprezza me disprezza Colui che mi ha mandato.”  (Luca X, 16)
Chi accoglie voi accoglie me; e chi accoglie me accoglie Colui che mi ha mandato.” (Mat. X, 40)
“[Paolo] da Mileto mandò ad Efeso e fece venire i presbiteri di quella Chiesa. Quando essi arrivarono a lui disse loro: « … abbiate cura di voi stessi e di tutto il gregge in cui, dallo Spirito Santo, siete stati posti quali ispettori per pascere la Chiesa di Dio che egli si è acquistata col sangue del proprio Figlio …»” (Atti XX, 17-18, 28)


Per seconda cosa facciamo alcune considerazioni su come Gesù ha, per così dire, stabilito il compito della Chiesa.
Gesù ha chiamate alla sua sequela gli Apostoli con l’intenzione manifesta che continuassero nel mondo la sua opera anche dopo che Egli fosse scomparso.
Gesù agli Apostoli diede un programma ben definito nel suo contenuto e nel suo svolgimento, (“Andate e istruite tutte le genti … insegnando loro ad osservare quanto vi ho comandato.” (Mat. XXVIII, 19-20), “Andate in tutto il mondo e predicate l’Evangelo ad ogni creatura … chi non crederà sarà condannato.” (Marco XVI, 15-16)).
Gesù indicò i mezzi per l’attuazione del programma: la predicazione del Vangelo (“predicate l’Evangelo” (Marco XVI, 15-16)), e l’uso dei Sacramenti (“battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Mat. XXVIII, 19-20), “a chi rimetterete i peccati saranno rimessi; e saranno ritenuti a chi li riterrete».” (Giov. XX, 21-23), “fate questo in memoria di me” (Luca XXII, 19)).

Gesù istituì una certa forma di gerarchia distinguendo fra Pietro e gli altri Apostoli (vedi paragrafo precedente) e fra sacerdoti e laici (“Come il Padre ha mandato me, così io mando voi … a chi rimetterete i peccati saranno rimessi; e saranno ritenuti a chi li riterrete” (Giov. XX, 21-23), “Siete stati posti quali ispettori per pascere la Chiesa di Dio” (Atti XX, 28)).

Infine concludiamo riportando una seconda volta alcuni passi dell’insegnamento di Pio XII (già citati al paragrafo precedente) perché sono particolarmente appropriati anche ora :
Come infatti il Verbo di Dio per redimere gli uomini con i suoi dolori e tormenti volle servirsi della nostra natura, quasi allo stesso modo nel decorso dei secoli si serve della sua Chiesa per continuare perennemente l’opera incominciata, [Cfr. Conc. Vat. I, Const. de Eccl., prol.].” (Pio XII, Mystici corporis, I)
Quando dalla Chiesa vengono amministrati con rito esteriore i Sacramenti è lui [il Verbo di Dio] che produce l’effetto interiore [Cfr. S. Thom. III, q. 64, a. 3].  … Il nostro Salvatore sostenta egli stesso divinamente la società da lui fondata. … Per quella missione giuridica con la quale il divin Redentore mandò nel mondo gli Apostoli come egli stesso era stato mandato dal Padre [Cfr. Ioan. XVII, 18; XX, 21] è proprio lui stesso che battezza, insegna, governa, assolve, lega, offre, sacrifica, per mezzo della Chiesa.” (Pio XII, Mystici corporis, I), (Denz. 3806).
Non bisogna tuttavia credere che il suo governo venga assolto soltanto in maniera invisibile [Cfr. Leone XIII, Satis Cognitum] e straordinaria; mentre al contrario il divin Redentore governa il suo Corpo mistico anche in modo visibile e ordinario mediante il suo Vicario in terra. … Che Cristo e il suo Vicario costituiscano un solo Capo, lo spiegò solennemente il Nostro Predecessore Bonifazio VIII d’immortale memoria con la sua Lettera Apostolica “Unam Sanctam [Cfr. Corp. Iur. Can., Extr. comm. I, 8,1] e la medesima dottrina non cessarono mai di ribadire i suoi Successori. Si trovano quindi in un pericoloso errore quelli che ritengono di poter aderire a Cristo, Capo della Chiesa, pur non aderendo fedelmente al suo Vicario in terra.” (Pio XII, Mystici corporis, I).



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